Gli Spurs perdono il London Derby
Il giorno dopo un derby viene vissuto sempre in maniera diversa e gli umori variano a seconda del risultato. Dalle parti di Park Lane hanno passato una notte insonne, costellata da pensieri e preoccupazioni. La sconfitta degli Spurs coincide con la terza di fila in campionato, Mourinho dovrà rimescolare le carte per invertire la rotta. Dier che scalcia da terra un avversario nella sua area è il simbolo di un Tottenham confusionario e poco lucido, Kane infortunato e Bale in panchina noi aiutano. La strana coppia d’attacco Son-Vinicius non lascia traccia, il centrocampo va in difficoltà dopo 10 dieci minuti e la difesa è impaurita. Il Tottenham perde quota, perde terreno e perde la speranza di rimanere aggrappato al treno delle prima della classe, adesso per Mou si fa davvero dura.
Nulla è perduto
Sia chiaro che la stagione degli Spurs non è compromessa e il club ha ancora da giocarsi le Coppe e una finale di Carabao Cup. Il mercato di Gennaio, come da previsioni, non ha regalato colpi ad effetto e il mister portoghese dovrà “cavarsela” con quello che ha. Riane il cruccio Dele Alli, rimasto alla corte del Tottenham ma senza una logica precisa. Con Harry Kane ai box servirebbe un secondo interprete in grado di non far piangere il numero 10, ma sotto questo punto di vista forse è meglio cambiare il modulo. Domenica 7 Febbraio a Londra arriva il West Bromwich, penultima in classifica, ma occhi aperti attenzione a non sottovalutare il WBA che ha fame di punti. I tre punti sono la medicina indispensabile per tornare ad alzare la testa in campionato e riprendere a risalire la china in classifica.
Gioia Tuchel
In casa Chelsea sorridono e si svegliano con il sole, che dalle parti di Stamford Bridge splende per davvero. La notte di Tuchel a suon di Gin Tonic e soddisfazione, riporta il sereno e sette punti in tre partite non sono niente male. Un ruolino di marcia importante, una squadra capace di fare bottino pieno nel Nord di Londra e rimettersi in gioco per la qualificazione alla Champions. A dire il vero c’è ancora tanto da lavorare: le partite vanno chiuse e bisgona essere più spietati sotto porta per non vivere rimpianti, Timo Werner corre tanto ma segna poco. I Blues sono comunque una squadra ordinata, sensibile alle ripartenze avversarie con le ali che scalano e fungono da terzini, la difesa accompagna la costruzione de gioco e le punte non danno punti di riferimento. Tuchel sta costruendo una squadra cinica e compatta, che non si scompone ma se serve fa anche male. Per il bel gioco c’è tempo.
Adesso arriva il difficile
Nel prossimo turno il Chelsea andrà in quel del Bramall Lane, a far visita al fanalino di cosa Sheffield United. Sfida apparentemente facile ma guai ad abbassare la guardia, perché la squadra di Billy Sharp ha sette vite e pian piano sta collezionando vittorie e sembra non voler mollare la presa. Frank Lampard sembra già appartenere ad un’epoca lontana, una vita fa, ma sono passate solo tre partite. Per tracciare una linea e iniziare a fare dei bilanci è prestissimo e ancora inopportuno, ma il Chelsea di Tuchel sembra viaggiare sulla buona strada.