Iago Falque Silva, per tutti Iago Falque, da qualche giorno è volato in Sudamerica ed è diventato a tutti gli effetti un nuovo giocatore dell’America De Calì. Il 32enne trequartista/esterno spagnolo, svincolatosi dal Torino, nonostante alcune richieste da vari club in Serie B, ha deciso di sbarcare oltreoceano per rilanciarsi e cambiare radicalmente vita.
Il club colombiano lo ha acquistato per i prossimi 6 mesi con opzione di un altro anno legata ai risultati e lo ha presentato ai propri tifosi con un simpatico video sui social in stile videogame “Grand Theft Auto” mentre si appresta ad entrare in sede e firmare il proprio contratto.
?? Desde Vigo, el español @IagoFalque10 llegó para conocer su nueva casa. ¡Enhorabuena, Escarlata! ? pic.twitter.com/C8uQXnNzpY
— América de Cali (@AmericadeCali) January 24, 2022
Il fantasista spagnolo lascia così la sua patria adottiva, l’Italia, per godersi gli ultimi anni di una carriera piena di alti e bassi e che avrebbe meritato un miglior epilogo.
Dalle giovanili dei top club al Genoa di Gasperini
Il giovane Iago cresce per diversi anni nella cantera del Barcellona ma non viene mai inserito nè in prima squadra, nè nella squadra B, allenata allora da Luis Enrique. Nel 2008 passa a parametro zero alla Juventus, con la quale arriva la prima opportunità in prima squadra. Dopo un paio di prestiti in Inghilterra e in Spagna è il Genoa di Gasperini la prima vera squadra a crederci nell’estate 2014 dove con i grifoni esploderà e comincerà la sua lunga avventura nel campionato italiano.

Un solo anno, breve ma intenso, dove Iago Falque colleziona ben 13 goal in 32 presenze e viene definito da tutti un vero crack ed uno dei migliori esterni della Serie A dopo aver portato i rossoblù a chiudere al sesto posto in classifica. Particolarmente emblematico per i tifosi genoani il goal del momentaneo vantaggio nel derby della Lanterna del 24 febbraio 2015, che poi si concluse con il risultato di 1 a 1.

La stagione alla Roma
A luglio dell’anno successivo si trasferisce nella Capitale, alla Roma, in prestito con obbligo di riscatto ma non riesce a confermare tutto ciò che si era visto in provincia e non scocca mai la scintilla con l’ambiente giallorosso. Nello specifico chiuderà la stagione e la sua breve avventura nella Città Eterna con sole 3 reti in 27 apparizioni e un rapporto mai veramente iniziato con Luciano Spalletti ed i tifosi.

Il rilancio in granata e l’inizio del declino
Dopo l’esperienza romana lo spagnolo avrà finalmente la sua rivincita e troverà la sua dimensione a Torino, sponda granata. In tre stagioni, con il numero 14 sulla schiena, collezionerà 32 reti in 108 presenze, tra cui anche una doppietta da ex contro la Roma e sarà un vero e proprio trascinatore.
Successivamente passerà al numero 10 ed esordirà in Europa League ma i guai fisici e il modulo 3-5-2 che non ne esaltava le caratteristiche lo terranno lontano dal campo e lo costringeranno ad un lento declino: un ritorno in prestito non esaltante al Genoa di Davide Nicola ed il prestito al Benevento, con cui retrocederà in Serie B, per poi tornare nuovamente a Torino e rescindere il suo contratto.

Dopo un periodo da svincolato adesso è l’alba di nuova esperienza in Sudamerica, che è cominciata subito con grande entusiasmo e voglia di regalare gli ultimi lampi del suo innegabile talento, che forse in Italia, si è visto per troppo poco tempo.
In bocca al lupo Iago.