Si accendono i riflettori
Quando si parla di Paul Gascoigne i riflettori si accendono e inizia lo show. Gazza si è raccontato e ha raccontato di sé, ma questa svolta ha svelato qualcosa che nessuno sapeva. durante un’intervista concesse al quotidiana inglese, The Sun, Gascoigne ha parlato di calcio tracciando un interessante parallelismo su come veniva vissuto il football di una volta e su come vede quello attuale.
25 sterline a settimana
Gazza si è soffermato sul fattore monetario, ingaggi milionari e allenamenti serrati: “Tutti questi giovani, Dele Alli, Jesse Lingard. James Maddison, Phil Foden, possono diventare giocatori di livello mondiale. Ma dipende da loro, devono giocare con il sorriso, senza paura. Perché allenarsi cinque giorni di fila e poi quando c’è la partita non volere il pallone per paura delle responsabilità? Io giocavo per la maglia che indossavo. Quando avevo diciott’anni guadagnavo venticinque sterline a settimana. Ora vedo ragazzi della stessa età che ne guadagnano cinquantamila. E se a diciott’anni guadagni una cifra del genere, che ti importa se giochi bene o giochi male?. Io quando giocavo a calcio non avevo paura di nulla”
Disney World
E toccando proprio il tema dei soldi, Gazza rivela: “Anche ai miei tempi giravano parecchi soldi, ma in dieci anni ho donato oltre un milione di sterline in beneficenza e non l’ho mai detto a nessuno. Andavo in giro alle quattro di mattina a regalare diecimila sterline alle famiglie per portare i loro bambini a Disney World”