Domenica 23 gennaio 2022 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano va in scena la più grande “classica” del calcio italiano: Milan – Juventus. Da un lato la squadra di Stefano Pioli vuole continuare l’inseguimento alla vetta della classifica che dista, al momento, due lunghezze dopo il passo falso, non privo di polemiche per gli errori arbitrali, contro lo Spezia della scorsa giornata. D’altro canto gli uomini di Massimiliano Allegri sono invece alla ricerca della continuità dopo le convincenti vittorie in campionato e in Coppa Italia che hanno ridonato linfa, entusiasmo e consapevolezze nei propri mezzi per il raggiungimento dell’obiettivo del piazzamento per la prossima Champions League.
Pioli vs Allegri, Ibrahimovic vs Chiellini, Dybala vs Romagnoli, la sfida a distanza tra Theo Hernandez e Cuadrado, due dei terzini più forti del panorama calcistico contemporaneo, sono solo alcuni dei “duelli” dei protagonisti più attesi che daranno vita ad una vera e propria battaglia nella cornice della scala del calcio. Chi vincerà?

La sfida più antica del campionato italiano
Milan-Juve è una sfida che da sempre rappresenta l’elite del nostro calcio e affascina milioni di appassionati in tutto il mondo per le emozioni, i campioni e le grandi giocate che vengono tramandate per anni e rendono questo match per tutti i versi indimenticabile. Si tratta di una partita che in ogni caso e con qualsiasi risultato fa discutere, accende gli animi e racchiude aneddoti, curiosità e dibattiti che rimangono per sempre nella storia del calcio.
Non tutti sanno che si tratta della sfida più antica che si disputa ancora oggi nel massimo campionato italiano (205 sfide), in quanto il primo match ufficiale risale al 28 aprile 1901 al campo Piazza D’Armi di Torino, con la vittoria del Milan per 3 a 2 con i goal di Donna, Malvano, Kilpin e la doppietta bianconera firmata Negretti. I precedenti complessivi delle due squadre in gare ufficiali raccontano di 236 match, di cui 92 sono i successi della Juventus, 76 pareggi e 68 vittorie dei rossoneri, mentre il bomber più prolifico della storia di questo big-match, giocando in entrambi i club, è ancora oggi Josè Altafini con 14 reti.

Il precedente più simbolico
L’eterna rivalità tra i club e le tifoserie, che nasce dall’incontro sportivo tra due delle società di calcio più titolate al mondo e in particolare nel nostro Paese, si è concretizzata nel tempo con big-match dall’alto contenuto emotivo e simbolico. Il punto più alto della storia di questa sfida è riconducibile ad una sola data: il 28 maggio 2003, che rappresenta ancora oggi l’apice del calcio italiano nelle competizioni europee. Allo stadio Old Trafford di Manchester, Milan-Juventus fu la prima finale della UEFA Champions League tra due squadre italiane ed ancora oggi rimane l’unica. In quell’occasione fu il Milan a spuntarla per 3 a 2 ai calci di rigore, con il rigore decisivo messo a segno dall’attaccante ucraino Andrij Shevchenko, il quale consegnò ai rossoneri la 48esima edizione della più importante competizione europea per club, organizzata dalla UEFA.
“Fra Juve e Milan non sono mai partite spettacolari, non lo fu nemmeno la finale, ma contano tanto anche quando magari contano poco. Voglio dire che c’è sempre la tensione giusta e anche la tensione fa spettacolo“. (Andrij Shevchenko)

L’asse di mercato, i protagonisti e i flop
Milan-Juventus, oltre ad essere un match di riferimento sul campo, è stato in passato un asse di mercato tra calciatori particolarmente infuocato e ricco di curiosità. Riavvolgendo il nastro ai magnifici anni 90′ vi sono due casi particolarmente romantici: Roberto Baggio ed Edgar Davids. Il Divin Codino, uno dei calciatori italiani più forti di sempre, nel 1995 passò dalla Juventus al Milan da svincolato, visti i rapporti conflittuali con Marcello Lippi e la dirigenza bianconera e il Milan pagò “solamente” un indennizzo di 18 miliardi di lire. Un trasferimento clamoroso ma indolore per i bianconeri che vinsero l’anno successivo la Coppa dei Campioni. Percorso inverso invece per il centrocampista olandese, diventato una leggenda con la “Vecchia Signora”, che nel gennaio del 1998 fu acquistato dalla Juventus, proprio dal Milan, con il quale Davids in due anni ebbe un rapporto travagliato e non riuscì ad imporsi.

In tempi più “recenti” il mercato tra le due società ha visto come protagonisti altri grandi nomi che si sono imposti con le rispettive maglie ed altri invece che si sono rivelati dei veri e propri flop. Filippo Inzaghi e Andrea Pirlo sono sicuramente i casi più “vincenti”. Nel 2001 il Milan acquista Inzaghi dai bianconeri per 40 milioni più il cartellino di Cristiano Zenoni ed il resto è passato alla storia vincendo tutto. Il centrocampista italiano nel 2011, scaricato dai rossoneri, a 32 anni, ritrova una seconda vita a Torino sotto la guida di Massimiliano Allegri, con il quale si impone nel campionato italiano e va ad un passo dal trionfo europeo.
Sul fronte flop il caso più eclatante riguarda il passaggio in rossonero di Leonardo Bonucci e Gonzalo Higuain. Il difensore, che arrivò al Milan con grandi premesse, cifre e soprattutto la fascia da capitano al braccio tornò ai bianconeri esattamente l’anno successivo. Higuain, invece, arrivato in prestito nel 2018, proprio in un Milan-Juventus sbagliò il rigore decisivo contro la sua ex squadra che lo condizionò per tutta la stagione che fu fallimentare con solo 8 goal all’attivo in 22 partite e culminata con un brutto addio nel mese di gennaio successivo.
