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Un romantico Aston Villa – Arsenal
Il 17 Marzo del 2002 il Villa Park di Birmingham ospita un romantico Aston Villa – Arsenal, match d’altri tempi con il pubblico dei Villans carico come pochi e i supporters ospiti giunti da Londra convinti di poter fare risultato anche nelle Midlands.
Arsenal in vantaggio
Davanti a circa 40mila spettatori sono gli ospiti a battere il primo colpo con Edu che dopo appena quindici minuti suona la sveglia e sblocca il punteggio a favore dell’Arsenal. Il primo tempo scivola via con le due formazioni alla ricerca di trame di gioco pericolose, ma le due difese spazzano tutti i palloni che arrivano in area inchiodando l’1-0 sino al duplice fischio dell’arbitro, che sancisce la fine delle ostilità per quanto riguarda la prima frazione di gara.
L’errore dagli undici metri
Nella ripresa Aston Villa che parte con il piede pigiato sull’acceleratore e al 55’ ha la grande possibilità di ristabilire la parità grazie ad un calci di rigore. Dagli undici metri si presenta Gareth Barry che però getta alle ortiche il penalty e si rimane sul punteggio di 1-0, a favore della squadra del North-London. L’errore dal dischetto cambia gli equilibri della gara e i Villans si demoralizzano lasciando campo all’avversario, che mette in campo classe ed esperienza colpendo nel momento più opportuno.
Il capolavoro di Robert Pires
I centrocampista svedese Freddie Ljungberg capisce che la difesa sorniona dell’Aston Villa ha un punto debole e serve un pallone in avanti con un calcio preciso, la palla arriva nella zona prediletta del francese Robert Pires, che dopo aver irriso il difensore Boateng con un sombrero da antologia del calcio, beffa il portiere Peter Schmeichel con un pallonetto di piatto. La palla non lascia scampo all’estremo difensore dei padroni di casa e termina la propria corsa oltre la linea di porta, rimbalzando in rete. Rete da cineteca che rimarrà incastonata nella storia dell’Arsenal. Per la cronaca l’incontro terminò 2-1 in favore dei Gunners, che nonostante la rete dei padroni di casa riuscirono a portare in porto la vittoria, impreziosita dal capolavoro balistico del francese in maglia numero 7, Robert Pires.
