La nonna Clelia
Il made in Italy è famoso in tutto il mondo, specialmente se parliamo di calcio. Forse non tutti lo ricordano, forse non tutti lo sapevano, ma da oggi potrete dire anche voi di aver sentito parlare di quando Giorgione Chinaglia giocò in Galles, con la maglia dello Swansea. Long John, come lo chiamavano i tifosi della Lazio, visse i suoi primi anni di infanzia con la nonna Clelia e si trasferì in Galles per raggiungere i genitori, emigrati Oltremanica in cerca di una vita migliore.
St. Peter Catholic School
Giorgio trascorre la gioventù in quel di Cardiff e per guadagnarsi i primi spiccioli lavora come lavapiatti quando non va a scuola. Il giovane Chinaglia frequenta la St. Peter Catholic School e vista la sua stazza importante avrebbe l’occasione di entrare a far parte della squadra di Rugby e di giocare come titolare inamovibile. Nonostante l’insistenza del professore di educazione civica Giorgio decide di ascoltare i consigli del papà e continua a coltivare la passione per un altro sport, il calcio. La famiglia di Chinaglia non naviga certo nell’oro ma con i pochi risparmi che hanno messo da parte riescono ugualmente a comprare al ragazzo un paio di scarpe di cuoio aggiustate alla buona con il cartone. Le qualità di Giorgio emergono ben presto nei tornei scolastici, nei quali il ragazzo dimostra di avere una propensione da goleador, attaccante d’area di rigore con una forza fisica non indifferente. Durante una partita in cui Chinaglia è particolarmente ispirato, un osservatore dello Swansea nota il giocatore e gli propone un contratto di apprendistato.
L’esordio
Il ragazzo prodigio inizia ad allenarsi con le giovanili dello Swansea e all’occorrenza si occupa della pulizia degli spogliatoi dello stadio Vetch. Pian piano Long John inizia ad impressionare con le giovanili, maglia numero 7 sulle spalle come il grande George Best, musa ispiratrice di tutti i giovani calciatori. Il debutto in prima squadra arriva alla giovanissima età di 17 anni, in una sfida di League Cup contro il Rotherham. La prima rete arriva nella stagione targata 1965/1966 contro il Bournemouth.
Addio Galles
Le qualità di Giorgio Chinaglia non sono in discussione e l’attaccante continua a regalare magie, contribuendo alla vittoria della Coppa di Galles. Nonostante le grandi prove offerte nel rettangolo verde la dirigenza gallese si vede costretta a riprendere più volte Chinaglia, infatti un carattere difficile non aiuta il bomber italiano ad integrarsi alla perfezione negli automatismi del club. Il rapporto tra Long John e lo Swansea si interrompe bruscamente e per Chinaglia si prospetta un “ritorno” nel bel paese con la maglia della Massese, all’epoca relegata in Serie C.
Rimpianti
Il Galles, che gli aveva dato tanto, era ormai solo un lontano ricordo di infanzia e Giorgione Chinaglia si rimbocca le maniche per realizzare il suo sogno, ovvero giocare tra e con i grandi della Serie A. Il possente attaccante ci riuscirà e come, vincendo quel leggendario campionato con la maglia della sua Lazio. Long John giocherà con la casacca del club capitolino dal 1969 al 1976, collezionando più di 200 presenze e mettendo a segno più di 100 reti. In Galles c’è chi ancora lo rimpiange.