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Pino Taglialatela, il Batman del San Paolo di Napoli

Batman

Per tutti Pino, all’anagrafe Giuseppe. Per chi se lo ricorda bene invece è semplicemente Batman. Taglialatela è uno dei portieri più iconici che ci ha regalato la nostra Serie A degli anni novanta. Ribattezzato “Batman” perchè il pipistrello di Ischia arrivava dove gli altri non arrivano e toglieva le ragnatele dall’incrocio dei pali. Mirabolanti e decisive le sue parate con la mano di richiamo a mettere la palla sopra la traversa.

Taglialatela in azione – Photo by Il Bazar del Calcio

Una storica promozione

Pino inizia a giocare con la casacca dell’Ischia Verde e si rende subito protagonista del Torneo Berretti arrivando a presenziare anche al Campionato Interregionale edizione 1982/1983 con il gran finale che vede la sua squadra centrare una promozione incredibile che entra nella storia del club, l’accesso allaSerie C2.

Pino Taglialatela – Photo by napolitan.it

La prima vita a Napoli

Pian Piano Pino inizia a far parlare di sé e viene notato dal Napoli nel 1987 che lo arruola come terzo portiere, dietro al grande Claudio Garella e Raffaele Di Fusco. Taglialatela ha davanti due mostri sacri e non riesce ad imporsi, quindi si accontenta di qualche panchina e di ammirare i grandi che prima di lui hanno calcato il terreno del San Paolo.

Prestiti

Il club partenopeo lo gira in prestito e Pino prepara i bagagli per trasferirsi in Sicilia dove accetta di andare a Palermo dove inizia a giocare con una certa continuità e a fare esperienza. Dopo i rosanero Pino viene dirottato all’Avellinodove macina minuti e inizia a farsi seriamente le ossa.

La seconda vita a Napoli

Nell’estate 1990 Napoli si infiamma di passione con lo Scudetto e Diego Armando Maradona e Taglialatela torna sotto il Vesuvio per ricoprire il ruolo di secondo di Giovanni Galli esordendo il 6 gennaio 1991 in uno Juventus-Napoli. Il tempo di giocare titolare però non arriva ancora e Pino viene dirottato nuovamente a Palermo e poi andare, nel 1992, alla ambiziosa Ternana, che ha appena ottenuto la promozione nella sere cadetta. Il portiere di Ischia sembra aver perso definitivamente le speranze di tornare a Napoli, specialmente quando i partenopei gli chiudono ancora una volta la porta in faccia mandandolo a giocare nel Bari.

Estate 1993

Un sogno di una notte di mezza estate. Il telefono di Pino squilla a più riprese, lui pensa sarà per il prossimo prestito ma dall’altra parte gli viene offerta una maglia da titolare. Il Napoli ha ceduto Giovanni Galli al Torino e i partenopei hanno deciso che Taglialatela è il nuovo titolare tra i pali della porta del San Paolo.

Capitano

Parate pirotecniche, magli sgargianti e una padronanza tra i pali niente male. I cinque anni a Napoli sono fantastici, l’ultimo è d antologia con la fascia da capitano ma il presentimento di dover salutare la città insieme ad altri senatori come Ciro Ferrara che finirà addirittura alla Juventus. La dirigenza partenopea è alo sbando ma Pino non fa un piega, perché lui ama il Napoli sopra ogni cosa.

Semplicemente Pino Taglialatela

Con la maglia azzurra vivrà i momenti più intensi di una carriera fantastica. Professionista serio, come pochi. Forse Batman è solo un supereroe travestito da portiere che tra i pali salvava gol incredibili e rendeva omaggio alla folla partenopea, forse è semplicemente Pino Taglialatela, portiere nato per volare e arrivare dove gli altri non arrivano. La sua esperienza sotto il Vesuvio termina nel 1999 quando firma un contratto con la Fiorentina.

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