Josè Mourinho
Josè Mourinho è stato ed è ancora uno degli allenatori più celebri della storia del calcio. Una figura prepotente, ingombrante, un personaggio amato, odiato e vincente. Un uomo che non si è mai tirato indietro dinanzi alle proprie responsabilità e che, nel bene e o nel male ha sempre detto come la pensa.
A caccia di ricordi
Non ci sono grandi ricordi del Mourinho giocatore e forse non è un caso che quello che sarebbe diventato lo Special One, non ha lasciato tracce della sua carriera sul rettangolo verde.
Per comprendere meglio come Josè sia diventato uno degli allenatori più vincenti del mondo è doveroso riavvolgere il nastro e fare un salto a ritroso. Il padre di Josè, tale Felix Mourinho, negli anni sessanta è stato un grande portiere che ha fatto innamorare il Portogallo. Una volta appese le scarpette al chiodo e riposti i guanti in un armadietto, Felix Mourinho si è dato alla carriera di allenatore tra le fila del Rio Ave e del Vitoria Setúbal.
1982
Correva l’anno 1982 quando il giovane Josè Giocava nel Rio Ave, allenato proprio dal padre Felix che un bel giorno decise di farlo esordire. Mourinho Junior aveva 19 anni ma non era esattamente il prototipo del giocatore perfetto.
La minaccia
Felix sapeva benissimo che il figlio non aveva talento da vendere, ma dovette correre ai ripari per sostituire il difensore centrale, vittima di un brutto infortunio. Josè scapitava dalla panchina e corse a scaldarsi per fare il suo ingresso in campo, ma dalle tribune qualcuno della dirigenza non gradì e lanciò un chiaro messaggio all’allenatore Felix: ” Se fai giocare tuo figlio vi licenziamo entrambi”. Le parole suonarono chiaramente come una minaccia e Felix cambiò idea.
Piccoli allenatori crescono
Josè Mourinho non entrò mai in quella partita, persa dal Rio Ave addirittura per 7-1. Da quel giorno José Mourinho decise che non avrebbe più giocato ma solo allenato.