Notti Magiche
Salvatore Schillaci, nato a Palermo l’1 Dicembre 1964, per tutti è semplicemente Totò che con le sue sei reti ci regalò Notti Magiche sotto un cielo all’italiana. L’estate dei Mondiali di Italia ‘90 ci ha cullato dolcemente sotto le stelle, sognando un pallone a spicchi bianchi e neri e quella Coppa del Mondo sfumata in quella maledetta semifinale contro l’Argentina.

Il grande salto
Totò palermitano doc ma idolo dei tifosi del Messina, squadra con cui gioca dal 1982 al 1989, anno in cui il procuratore Antonio Caliendo lo propone alla Juventus che all’inizio è un po’ titubante ma poi decide di ingaggiare Totò che si prepara al grande salto.

Azeglio Vicini
Schillaci saluta la Sicilia e sbarca a Torino dove inizia a convincere e segnare con una certe regolarità. I Mondiali di Italia ‘90 sono alle porte ma Totò non sembra essere nei piani del Ct Azeglio Vicini, che però si ricrede proprio all’ultimo. Totò viene inserito nella rosa azzurra che disputa l’ultima amichevole prima della Coppa del Mondo. Totò non parte titolare ma Azelio Vicini lo butta nella mischia a partita in corso, Schillaci si rimbocca le maniche, corre e si sacrifica.
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Il colpo di testa contro l’Austria
Con grande sorpresa Totò Schillaci viene convocato per i Mondiali italiani come terza scelta di Andrea Carnevale e Gianluca Vialli. Ma ben presto Totò si guadagnerà un posto nell’undici titolare, soprattutto dopo essere entrato dalla panchina ed aver fatto esplodere lo stadio con il suo colpo di testa contro l’Austria che regala la vittoria agli azzurri.
La svolta
Nonostante la rete contro l’Austria, Totò parte ancora dalla panchina contro gli Stati Uniti ma dalla terza gara contro la Cecoslovacchia si guadagna finalmente il posto da titolare in coppia con Roberto Baggio. Schillaci mette a segno altre due reti, decisive per la qualificazione della nazionale italiana agli Ottavi di Finale.

L’Argentina di Diego Maradona
Totò Schillaci diventa il faro dell’Italia e anche nei momenti di difficoltà tutti aspettano la zampata vincente dell’attaccante siciliano, che infatti si ripete anche contro l’Uruguay e l’Eire.
Il quinto gol di Totò arriva puntuale anche nella semifinale giocata al San Paolo di Napoli contro l’Argentina ma dopo i calci di rigore a passare il turno e accedere alla finale sarà l’Argentina di Diego Maradona.
Scarpa d’Oro
Nella finale per il terzo e quarto posto giocatasi al San Nicola di Bari, Totò Schillaci realizza la sesta rete nel Mondiale e grazie al suo rigore gli azzurri sconfiggono l’Inghilterra consolandosi con la terza piazza. Schillaci si proclama capocannoniere di Italia 90’ aggiudicandosi la Scarpa d’Oro e arrivando secondo nella classifica del Pallone d’Oro, secondo solo al tedesco Lothar Mattäus, che con la Germania si laureò Campione del Mondo.