I calendari
I calendari sono una sorta di promemoria che ci aiutano a ricordare qualcosa di importante. Nella cucina o nella stanza di ogni tifoso della Fiorentina il 14 Maggio 2000 non è esattamente una di quelle date da ricordare con gioia, quello fu infatti il giorno in cui Gabriel Omar Batistuta realizzò la sua ultima rete con la maglia della sua Fiorentina.
Centocinquantadue
Nove anni non si dimenticano dal nulla e il bomber argentino, subito dopo aver realizzato il gol al Venezia, non riuscì a trattenere le lacrime. Quel 14 Maggio lo stadio Artemio Franchi è gremito sino all’ultimo seggiolino. La Fiorentina supera il Venezia in scioltezza vincendo 3-0, il secondo gol e il terzo gol portano la firma del Re Leone che grazie a quella doppietta diventa il miglior marcatore di sempre nella storia della Viola, superando di una rete lo svedese Kurt Hamrin. Il gol numero centocinquantadue di Batigol è l’ultimo con la casacca viola.
Le lacrime
Batistuta mette in mostra tutto il proprio repertorio, prima su calcio di punizione facendo impazzire lo stadio e poi, a otto minuti dalla fine, scatta sul filo del fuorigioco e a tu per tu con l’estremo difensore avversario n on sbaglia. La rete del 3-0 mette in crisi l’argentino che festeggia alla solita maniera con le braccia aperte, ma un secondo dopo entra in porta e va a sbattere volontariamente contro la rete. Si accascia al suolo, viso rivolto a terra e scoppia in un pianto interminabile. Rui Costa in primis e a seguire gli altri compagni corrono per abbracciarlo e tributargli l’affetto di uno stadio intero, che piange con lui.
Il Deportivo Italiano
In quel momento Batigol vede passare davanti tutta la sua vita, che nel 1989 lo vide catapultato in Italia dal Newell’s Old Boys che lo mandò a giocare in prestito temporaneamente al Deportivo Italiano, squadra di migranti italiani in argentina. La squadre prese parte al Torneo di Viareggio e il giovane attaccante argentino stupì tutti con le sue tre reti realizzate in quattro partite. Forza fisica, senso del gol e una cavalcata incredibile. Gli emissari della Fiorentina furono lesti, scaltri e furono anche i rimi ad accorgersi che il ragazzo aveva talento da vendere. Nel 1991 Batistuta venne ingaggiato ufficialmente dalla Viola.
Tra Piazza della Signoria e il Ponte Vecchio
I primi tempi non sono facili, Firenze non si avvicina neanche un po’ alle città argentina e tra qualche passeggiata tra Piazza della Signoria e il Ponte Vecchioil tempo passa in fretta. A Batistuta serve ancora un po’ di tempo, e nonostante qualcuno lo etichetti già come bidone, il ragazzo del Deportivo Italiano lavora in silenzio.
26 Gennaio 1992
Il 26 Gennaio 1992 invece è un giorno che i tifosi viola hanno segnato volentieri sui loro calendari, quello fu infatti il giorno Batistuta, ribattezzato Batigol dopo quella rete, timbrò per la prima volta il cartellino con la Fiorentina. La rete arrivò contro la avversaria di sempre, ovvero l’odiata Juventus ancora più odiata
quando Roberto Baggio si trasferì da Firenze a Torino.
La sua Fiorentina
La rete contro i bianconeri fu il primo di quei centocinquantadue che lo portarono in vetta, sopra tutti e per sempre nel cuore della gente. Il 26 Novembre 2000 Gabriel realizzò la sua prima rete contro la sua ex squadra, con indosso la casacca giallorossa della Roma. Batigol guardò Francesco Toldo quasi a chiedergli scusa e scoppiò, ancora una volta, in lacrime per aver punito la sua Fiorentina.