in

Notti d’Europa in quel di Firenze: Fiorentina Barcellona 3-3

Rvesciata di Bressan contro il Barcellona - Photo by Cacioscout.com

2 Novembre 1999

 

Il 2 Novembre 1999 è una data che difficilmente scorderanno dalle parti dell’Artemio Franchi. Firenze si preparava ad una delle partite più importanti dell’anno e, nonostante la Fiorentna fosse già qualificata agli Ottavi di Finale di Champions League, nessuno voleva perdere quella partita. I tifosi della viola avevano acquistato i biglietti mesi prima, già perché Fiorentina-Barcellona è una di quelle sfide a cui non capita di assistere tutti i giorni.

 

Le formazioni

 

La squadra di Giovanni Trapattoni si affidava al solito 4-3-1-2 con Toldo tra i pali, Heinrich, Firicano, Pierini e Adani a formare la linea di difesa, Bressan, Di Livio, Rossitto in mediana, il talento di Rui Costa sulla trequarti con Balbo e Chiesa terminali d’attacco. Il Barcellona di Louis Van Gaal scese in campo con un 4-3-3 offensivo: Arnau un porta, Ronald de Boer, Dehu, Bogarde, Zenden e Luis Enrique nel pacchetto difensivo,

Guardiola, Xavi, Cocu a centrocampo e il tridente pesante con Figo e Rivaldo a far male e Kluivert al centro dell’attacco.

 

Fiorentina 2 Novembre 1999 – Photo by Tuttomercatoweb.com

 

Mauro Bressan

 

I viola iniziarono il match con il piede pigiato sull’acceleratore e al 13’ l’Artemio Franchi esplose in un boato fragoroso, che alcuni giurarono sentirsi sino al Ponte Vecchio.

La rete del vantaggio portò la firma di colui che non ti aspetti, ovvero quel Mauro Bressan che si esibì in un rovesciata d’antologia, con la palla che tolse le ragnatele dall’incrocio dei pali. L’acrobazia, da copertina album panini, fu un connubio di potenza, precisione e follia. Una rete da rivedere almeno 100 volte, almeno. La pronta reazione dei blaugrana non si fece attendere e al minuto 20 Luis Figo decise di mettersi in proprio sfoderando tutto il repertorio della casa, il portoghese ipnotizzò i difensori avversari con le solite finte e freddò Francesco Toldo con una facilità disarmante. Sul finire del primo tempo salì in cattedra il Barca e Rivaldo mise le cose in chiaro con un sinistro al fulmicotone su calcio di punizione, palla che passò tra una selva di gambe per infilarsi alla sinistra del portiere viola. Si andò al riposo con gli spagnoli in vantaggio per 2-1 ma risultato ancora apertissimo.

 

Esultanza gocatori viola nel match contro il Barcellona (2 Novembre 1999) – Photo by Labaro Viola

 

 

Per veri romantici

 

La seconda frazione iniziò sulla falsa riga del rimo tempo e dopo undici minuti Abel Balbo, dopo una combinazione sullo stretto, si trovò davanti alla porta e con il piatto destro ristabilì la parità. Partita spettacolare. La squadra del Trap non era ancora sazia ed ecco che al 25’ ancora Balbo decise di mettere la sua firma (doppietta personale) anche sul terzo gol: azione da manuale con dribbling incorporato a disorientare il difensore e palla in fondo al sacco. Il pubblico fiorentino si esaltò come poche volte ma la squadra ospite non voleva lasciare nemmeno le briciole e ancora Rivaldo al 29’ punì la retroguardia viola, stop da campione e conclusione rasoterra da pochi passi. La rete del 3-3 fu l’ultimo sussulto di una sfida strepitosa e affascinante. Dopo il triplice fischio il popolo dell’Artemio Franchi tributò il giusto e meritato applauso ad entrambe le contendenti, che avevano dato vita ad una partita meravigliosa, per veri romantici.

 

 

 

 

 

 

What do you think?

Il capolavoro di Ian Wright contro il Norwich

Robbie Fowler: il ragazzo di Liverpool e quella “sniffata” nel derby