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Shunsuke Nakamura: il numero 10 che infiammò Reggio Calabria

From Giappone with love

É considerato uno dei calciatori giapponesi più forti e conosciuti della storia del calcio. È stato il primo giapponese in assoluto a realizzare un gol in Champions League, 13 settembre 2006.

Trequartista particolare, non velocissimo ma rapido di pensiero e bravo a smarcare i compagni. Un tiro niente male e quel vizio di giocare tra le linee che lo ha messo spesso in discussione. Come ogni fantasista che si rispetti di difficile collocazione tattica in campo, ma senza dubbio uno dei giocatori più amati di sempre.

Shunsuke Nakamura

Lui è Shunsuke Nakamura, numero 10 classico, movenze da fuoriclasse, temperamento zen e un professionista esemplare che forse appartiene ormai alla vecchia filosofia del pallone a spicchi bianchi e neri.

Soddisfazioni e delusioni

Noi lo ricordiamo con affetto negli anni in cui Nakamura transitò dalla nostra Serie A con la maglia della Reggina. Nel 2000 Shunsuke gioca una stagione ad alti livelli con i Marinos di Yokohama andando a segno 5 volte e mettendosi al servizio della squadra, infatti gli assist al termine della stagione saranno addirittura 11.

Nakamura con la maglia numero 10 della Reggina – Photo by Dieci Football Entertainment

La nomina MVP della J-League è una grande soddisfazione, che va in parte a compensare l’inspiegabile esclusione dai Mondiali del 2002 disputati ironia della sorte in Giappone.

Reggina

Nonostante Nakamura non abbia preso parte al Campionato del Mondo la Reggina decide di investire 3,5 milioni di dollari per cercare di accaparrarsi il fantasista giapponese. Nakamura decide che è arrivato il momento di fare i bagagli e si prepara alla nuova avventura calabrese. La notizia della possibile trattativa fa il giro delle Stretto e la stampa italiana accende i riflettori sul Granillo di Reggio Calabria che, nelle stagioni a venire, vedrà un gran numero di tifosi giapponesi popolare gli spalti dell’impianto calabrese

Il gol all’esordio

In Calabria fremono e non vedono l’ora di vedere Nakamura con la maglia numero 10 amaranto. Il debutto arriva il 18 agosto 2002 quando la squadra allenata da Bortolo Mutti disputa una gara di Coppa Italia fuori casa, sul campo del Taranto, e ovviamente Nakamura timbra il cartellino all’esordio.

Rigori e punizioni

Il nuovo acquisto ha portato una ventata di entusiasmo nello Stretto e i tifosi sono già pazzi di Shunsuke che decide di fare le cose per bene e realizza ben tre golnelle prime quattro partite di Serie A, rendendo felici anche gli appassionati del Fantacalcio. Una sicurezza dal dischetto e una sentenza su punizione: le reti contro Inter e Como arrivano dagli undici metri, mentre contro il Brescia di Roberto Baggio, Nakamura mette la palla dove non batte il sole su calcio piazzato.

 

Salvezza e presunto addio

Il popolo reggino lo ama sin da subito e quando Nakamura ha la palla tra i piedi il pubblico si accende, rumoreggia e spera sempre nella giocata ad effetto. Un mancino che ha fatto sognare il Granillo, che alla fine della stagione esulteràsette volte per le marcature di Nakamura che collezionerà trentasei presenze in maglia amaranto. La Reggina si salva sul filo di lana grazie allo spareggio salvezza vinto in casa dell’Atalanta. Al termine della stagioni le voci sul presunto addio del giapponese si rincorrono e si fanno sempre più insistenti, voci di corridoio lo vorrebbero lontano da Reggio Calabria, magari una realtà più importante ma il giocatore rimane in Calabria.

Reggio Calabria-Glasgow

Nelle due stagioni successive Nakamura va incontro ad una serie di problemi fisici che ne pregiudicano fortemente il rendimento e gli impediscono di rendere al meglio. Nel 2004 Shunsuke si toglie un po’ di sassolini dalle scarpe a livello internazionale e vince, da protagonista, la Coppa d’Asia che di disputa Cina, Nakamura vince la nomina come miglior giocatore del torneo. Nonostante il rendimento altalenante nel Campionato italiano Nakamura cattura le attenzioni del Celtic, che bussa alla porta della Reggina. Il popolo reggina questa volta si prepara a dare l’addio definitivo al giapponese, che nel 2005 si trasferisce in Scozia.

Il ricordo

La maglia numero 10 di Nakamura a Reggio Calabria è ancora appesa nei ristoranti e i tifosi la custodiscono ancora gelosamente nell’armadio, perché il ricordo di quel ragazzo giapponese che sbarcò nello Stretto è ancora vivo.

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