11 Aprile 1999
L’11 Aprile 1999 è una data che i tifosi della Roma difficilmente dimenticheranno, la notte dell’Olimpico regalò un derby epico e irripetibile, condito dall’ironia tagliente del capitano Francesco Totti, che ovviamente partecipò al party giallorosso.
Le formazioni
La Roma allenata da Zdeněk Zeman: Konsel, Cafu, Zago, Candela, Aldair, Alenichev, Tommasi, Di Francesco, Gautieri, Delvecchio, Totti
La Lazio allenata da Sven-Göran Eriksson: Marchegiani, Negro Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Sergio Conceicao, Mancini, Almeyda, Nedved, Vieri, Salas

Seria ipoteca sul derby
La Roma parte fortissima e al 13’ la Curva Sud impazzisce grazie alla rete del solito Marco Del Vecchio che apre le danze nel derby capitolino. Lazio in difficoltà e Roma che ne approfitta in chiusura di primo tempo, sempre con Del Vecchio che al 43’ realizza la sua doppietta personale chiudendo di fatto il match già dopo la prima frazione di gioco.
Si infiamma il derby
Nelle ripresa il copione non cambia e la Roma, a secco di vittorie nei derby da cinque anni, non vuole mollare la presa e continua spingere alla caccia del terzo gol. A venti minuti dalla fine il derby si infiamma con Paulo Sergio e Mihajlovic che si guadagnano anzitempo il tunnel degli spogliatoi per espulsione. Al 79’ Christian Vieri trova la rete che accorcia le distanze e ridona speranza al pubblico biancoceleste, ma dopo due minuti il direttore di gara si vede costretto ad espellere Alessandro Nesta per fallo da ultimo uomo.

L’ora della purga
Quando scocca il novantesimo scocca l’ora della purga e il pupone Totti segue con la coda dell’occhio un’azione in solitaria di Alenichev, Marchegiani fa quel che può ma sulla ribattuta piomba il capitano che mette dentro da due passi. Il terzo gol fissa il punteggio sul definitivo 3-1 e il numero 10 mostra in bella vista la fatidica maglietta del “Vi ho purgato ancora”, con chiaro riferimento ai tifosi della Lazio, colpiti e affondati da Francesco, vera bestia nera della formazione laziale. Come prevedibile, il giorno dopo radio e giornali romani si divisero e la purga di Totti scisse in due una città che vive tutta la stagione per quella partita.