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Quando Fernando Hierro cercò di portare Nesta al Real Madrid

Alessandro Nesta e Fernando Hierro - Photo by World Today News

Giocatori speciali

 

Alessandro Nesta è uno di quei giocatori speciali, ne nasce uno ogni dieci anni, o forse anche più Attaccato con le unghie e con i denti alle tradizioni, alle origini, alla città in cui nasce, Roma. Già, perché  lui dalla Lazio non se ne sarebbe mai andato.

 

 

Primi calci al pallone

 

Nel 1986, all’età di dieci anni, inizia a tirare calci al pallone nelle giovanili della Lazio, dove si fa le ossa e sin da piccolino mette in mostra tutte le proprie qualità, che lo porteranno tanto tanto lontano. Difensore roccioso, che all’occorrenza fa il regista e detta i tempi del reparto arretrato, e quando capita fa anche gol.

 

Alessandro Nesta con la maglia della Lazio – Photo by Thesefootballtimes.co

 

Il debutto

 

Prima di ricoprire il ruolo di difensore centrale, Alessandro Nesta ha giocato in tutti i ruoli del campo, anche come attaccante ma la parte del campo prediletta era quella a difesa della propria area di rigore. Nel 1993 arriva il passaggio in prima squadra e il non ancora diciottenne Sandro Nesta debutta in Serie A il 13 Marzo 1994, durante una sfida che vede la Lazio ospitare all’Olimpico di Roma l’Udinese.

 

 

 

Trionfi

 

Con la maglia biancoceleste, di cui diventa Capitano, Nesta gioca dal 1993 al 2002, togliendosi molte soddisfazioni e vincendo due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, uno storico Scudetto, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA.

 

Alessandro Nesta con la maglia del Milan – Photo by Vbetnews.com

 

Il Real Madrid

 

Durante una diretta Instagram condivisa sui social con Christian Vieri, Nesta racconta un aneddoto legato al suo possibile approdo al Real Madrid:

 

“Due anni prima che andassi al Milan facemmo un’amichevole contro il Real Madrid, alla fine della partita venne dietro al pullman Fernando Hierro e mi disse:

“Oh, tu devi venire al Real, che ci fai alla Lazio?”

 

Lo guardai e dissi:

“Ma tu sei matto, io gioco per la Lazio“.

Hierro mi guardò con fare stranito e se ne andò via.

 

 

Ma gli stipendi quando arrivano?

 

L’ultimo anno a Roma fu molto pesante, lo spogliatoio era dun casino, giocavo ed ero nel consiglio di amministrazione, partecipavo anche alle assemblee per il bilancio.

Io avevo 23 anni, avevo la cartellina sul banco e non riuscivo a trovare neanche la pagina. Ogni giorno i miei compagni di  squadra mi chiedevano:

Ma gli stipendi quando arrivano?”

 

Senza pensare ad altro

 

Io stavo male, ero capitano, romano e laziale.

Ho sofferto molto quella situazione e quando sono andato al Milan nel 2002 sono tornato a giocare solo a calcio senza pensare ad altro.

E’ andata discretamente bene, direi”.

 

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