Il culto del Fútbol
Come tani ragazzi ha un sogno nel cassetto. Il pallone a spicchi bianchi e nero rotola lungo le viuzze strette e poco raccomandabili di Mar del Plata, il sole picchia forte e i muri scrostati delle casi bruciano per quella passione cocente alimentata dal culto del Fútbol.
Legno e lamiera
Damián Emiliano Martínez, per tutti semplicemente Emiliano Martínez nasce proprio a Mar del Palata il 2 settembre 1992. Le periferie vicino Buneos Aires lasciano sempre intravedere qualcosa di più bello, con la grande città che sovrasta la distesa di baraccopoli, che spinge il 17enne Emiliano a posare lo sguardo oltre quella miriade di tetti arrangiati con legno e lamiera.
I bagagli
Emiliano prepara i bagagli non ancora maggiorenne e saluta la famiglia che rimane in Argentina incrociano le dita per il ragazzo di Mar del Plata che da grande sogna di fare il portiere per una grande squadra. L’obiettivo di Martínez è diventare un giocatore professionista, soprattutto per sostenere economicamente la sua famiglia, che sin dal primo giorno ha sempre creduto in lui. I due anni nell’Independiente lo hanno fatto crescere abbastanza in fretta per capire l’importanza di giocare per una squadra del proprio paese e il sacrificio di abbandonare la terra natia non si f mai a cuor leggero.
London Calling
La chiamata che mette in subbuglio lo stomaco arriva direttamente dal Nord di Londra, la città del calcio per eccellenza e Martínez si lascia trascinare dal sogno, che pian piano diventa una tenera realtà quando nel 2010 arriva il debutto con le giovanili dell’Arsenal. Il salto in prima squadra sembra il degno lieto fine di una favola ma Emiliano non riesce ad imporsi a dovere e non vede nemmeno l’ombra della porta dell’Emirates Stadium.
Martínez non è ancora pronto
I Gunners decidono il portiere non è ancora pronto lo mandano in prestito per farsi le ossa: Oxford, Sheffield W., Rotherham nel 2015 con solo otto presenze all’attivo. Nel 2016 finalmente arriva la grande occasione con la maglia dell’Arsenal, ma Martínez trova nuovamente la porta sbarrata e gioca solamente due partite. I londinesi lo girano prima al Getafe (in Spagna) e poi al Reading.
La favola
Nel 2019 finalmente si torna a Londra e Martínez inizia a giocarsi le prime carte per dimostrare subito il proprio valore. Forte nelle uscite, bravo da tergo e discreto con i piedi. Le qualità sono sotto gli occhi di tutti ed ecco che quel tanto e sognato lieto fine si scrive proprio a Wembley, nell’ultimo atto della competizione più antica del mondo. L’1 Agosto del 2020 arriva la grande occasione e il ragazzo di Mar del Plata parte titolare tra i pali dell’Arsenal nella finalissima di Fa Cup contro il Chelsea, Emiliano è una vera e propria saracinesca e strega la propria porta. Per la cronaca l’Arsenal batte il Chelsea 2-1 in rimonta, infatti dopo la rete di Pulisic i Gunners ribaltano tutto con due reti del solito Aubameyang.
La famiglia
Appena dopo il triplice fischio, che consegna la Coppa di Inghilterra all’Arsenal, Emiliano scoppia in un pianto liberatorio di fronte alle telecamere. Dopo la premiazione Martínez si accascia sulla linea di fondo campo per video chiamare la sua famiglia che non vede da un anno. Già, proprio quella famiglia che dal primo giorno aveva creduto in lui.