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Quando Roberto Carlos stravolse le leggi della fisica

Punizione di Roberto Carlos - Photo by sport.sky.it

 

 

Due conti

 

Sedetevi solo per un attimo e fate due conti insieme a noi. Ricordate Roberto Carlos e le sue punizioni pazzesche calciate con le tre dita d’esterno? Non è un modo per farvi sentire vecchi, ma solamente un inno alla gioia, con quel pizzico di nostalgia e di romanticismo, già perché il terzino brasiliano ci riporta indietro nel tempo.

 

 

Gli inizi

 

Roberto Carlos da Silva, per tutti semplicemente Roberto Carlos è stato uno dei giocatori più forti dell’epoca, nato in Brasile, precisamente Garça il 10 Aprile 1973 e nato calcisticamente nell’União São João dove debutta nel lontano 1991. Nel 1993 arriva il grande salto con lo sbarco al Palmeiras che si assicura le prestazioni del giocatore per una cifra quasi irrisoria, 500.000 dollari. Con la maglia del club Roberto Carlos vince per ben due volte il campionato paulista.

 

Roberto Carlos con la maglia dell’Inter – Photo by AS English

 

Rimpianto Inter

 

Il prezzo del cartellino levita e nell’estate del 1995 l’Inter di Massimo Moratti ci vede lungo, così il brasiliano arriva a Milano per 10 miliardi di lire ma dopo appena una stagione inspiegabilmente viene ceduto al Real Madrid su gentile richiesta di Roy Hodgson, che non stravede certo per lui. Con la maglia del Real per undici anni, collezionando quasi 70 gol e più di 500 presenze.

 

La punizione contro la Francia di Roberto Carlos – Photo by fourfourtwo.com

 

Qualcosa di veramente folle

 

La famosa punizione calciata con le tre dita esterne del piede diventa il marchio di fabbrica del giocatore, che oltre ad una corsa straordinaria, può contare su un tiro formidabile, incubo di molti portieri. A Giugno 1997 la Federcalcio francese decide di organizzare una sorte di torneo amichevole in preparazione dei Mondiali di Francia 98’, al quale prendono parte Italia, Brasile e Inghilterra. Proprio in una sfida contro la nazionale francese Roberto Carlos si esibisce in qualcosa di veramente folle.

 

 

Le leggi della fisica

 

La punizione con cui Roberto Carlos trafigge il portiere francese è davvero qualcosa che va oltre l’immaginario, la palla calciata da circa 40 metri assume una traiettoria incredibile, aggirando la barriera per poi ritornare sulla direzione di porta ed infilarsi con una potenza inaudita alle spalle di Fabien Barhez. La rete del terzino brasiliano è stata anche oggetto di accurati studi da parte di alcuni fisici dell’École Polytechnique di Palaiseau, Christophe Clanet e David Quéré, che osservando la parabola del pallone calciato da Roberto Carlos hanno chiarito meglio il concetto del ruolo dell’aria sul cosiddetto “effetto Magnus”, ovvero quando una sfera che ruota su se stessa disegna una traiettoria curva.

 

 

Roberto Carlos al Real Madrid – Photo by Goal.com

 

Tre dita

Dopo una vita al Real Madrid e tanti trofei Roberto Carlos decide che il 2007 è l’anno dell’addio al Santiago Bernabeu e si trasferisce in Turchia per indossare la maglia del Fenerbahçe. Avventura in chiaro scuro, tra luci e ombre e brutti episodi di razzismo che spingono il giocatore a tornare in Brasile nelle fila del Corinthias dove gioca una sola stagione per poi andare nella fredda Russia per vestire la casacca dell’Anži. Il Delhi Dynamos Football Club, club indiano, sarà l’ultimissimo club con cui Roberto Carlos tirerà calci ad un pallone. Il terzino si ritira infatti nel 2016 dopo aver messo a segno più di 100 gol in carriera, di cui tanti su calcio di punizione, proprio come quello contro la Francia che stravolse le leggi della fisica. Le tre dita più famose del mondo.

 

 

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