in , , ,

La consacrazione di Pelè contro la Svezia nel 1958, all’età di diciotto anni

Un ragazzino di diciotto anni

Il 29 Giugno 1958 allo stadio Råsundastadion di Solna, Stoccolma, andò in scena la finale dei Mondiali tra i padroni di casa della Svezia e il Brasile, guidato da un ragazzino di 18 anni, un certo Pelè.

Pelè realizza il gol del 3-1 contro la Svezia in finale di Coppa del Mondo 1958 – Photo by Sport.sky.it

La danza della pioggia

L’allenatore svedese fece la danza della pioggia, sperando che condizioni climatiche avverse potessero in qualche modo mettere in difficoltà il Brasile, limitandone il tasso tecnico e la circolazione del pallone,. In un certo senso fu accontentato e su Stoccolma si scatenò un vero e proprio nubifragio.

Svezia in vantaggio

Gli svedesi partirono con pigli0 deciso e dopo appena cinque minuti di gara sbloccarono il punteggio con Liedholm, scaltro e lesto ad infilare l’estremo difensore brasiliano, Gilmar.

Garrincha e Vavà, Svezia la tappeto

La nazionale verde e oro si riprese immediatamente e dopo appena quattro minuti rimise in chiaro le cose, traversone di Garrincha e rete di Vavà che mise alle spalle di Svensson. Al 32’ ancora Brasile in attacco e ancora Vavà, che realizzò la sua doppietta personale su altro splendido assist di Garrincha. Uno-due terrificate della formazione brasiliana che si portò su 2-1.

Il momento di Pelè

Nella ripresa arrivò il momento di quel ragazzetto diciottenne che con una semplicità disarmante realizzò la rete del 3-1, con sombrero sul difensore Gustavsson , controllo di palla da giocatore consumato e tiro al volo con la palla che si insacco alle spalle del portiere. Quello che per tutti sarebbe diventato O Rei si fece conoscere agli occhi de mondo con un gol meraviglioso, uno dei più belli della storia del calcio mondiale.

Il Brasile dilaga

Il Brasile chiuse i conti ma non si fermò e dilagò con Zagallo che infilò di nuovo il portiere della Svezia con un tiro preciso, radente la terreno. La rete del 2-4 di Simonsson fu solo una magra consolazione, ma a tempo scaduto Pelè decise di apporre ancora la sua firma sul match e si esibì in un colpo di testa che fissò definitivamente il risultato sul 5-2 in favore del Brasile.

Olimpo del calcio

I brasiliani fecero festa fino a tarda notte per la conquista della Coppa del Mondo, ma quello fu anche il giorno in cui il piccolo grande Pelè si consacrò nell’Olimpo del calcio all’età di diciotto anni.

What do you think?

-1 Points
Upvote Downvote

I gol che hanno fatto la storia: la magia di Paul Gascoigne contro la Scozia

Coppa America 2015: il cucchiaio di Alexis Sanchez che condanna l’Argentina