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Paolo Di Canio e il West Ham, un italiano nell’East London

25 Nov 2000: Paolo Di Canio celebrate Stuart Pearce's goal for West Ham during the Carling Premiership match between Southampton and West Ham United at the Dell, Southampton. Mandatory Credit: Phil Cole/ALLSPORT

La spinta all’arbitro Paul Alcock

La famosa spinta al direttore di gara Paul Alcock ai tempi in cui Paolo Di Canio indossava la casacca dello Sheffield Wednesday, rischiò di precludere seriamente la carriera dell’attaccante in terra d’Albione. Harry Redknapp però non volle sentire ragioni e, approfittando della situazione, portò il centravanti italiano nell’East London sborsando circa 1,5 milioni di sterline. L’attaccante 30enne arrivò al West Ham non senza polemiche ma  l’allenatore Redknapp difese sin dall’inizio la sua scelta: “Avrete tutti le vostre opinioni, ma alla fine chi avrà ragione sarò io”. La famosa spinta all’arbitro accompagnò Di Canio durante le prime interviste, dove Paolo pubblicamente si scusò e ringraziò il West Ham per la fiducia concessagli.

 

Paolo Di Canio e la spinta all’arbitro – Photo by Inews.co.uk

East London e passione

L’inizio non fu esaltante ma dopo quattro partite Di Canio timbrò il cartellino per la prima volta in maglia Hammers, in una sfida contro l’Everton. Il bomber italiano pian piano si prese la platea di Upton Park e trascinò la squadra verso la parte sinistra della classifica. Il West Ham si aggrappava spesso all’inventiva di Paolo, che deliziava i tifosi dei Martelli con giocate di alta scuola. La passione del Boleyn Ground e le giocate di Di Canio spinsero il club londinese verso la Coppa Intertoto. Le giocate da cineteca del bomber made in Italy in quel di Londra erano ormai all’ordine del giorno, ma quello che successe il 26 Marzo 2000 lasciò davvero di stucco.

 

Il gol più bello nella storia del West Ham

Durante un derby londinese contro il Wimbledon il numero 10 decise di esibirsi in quello che fu considerato il terzo gol più bello nella storia della Premier League. Il Wimbledon arrivò ad Upton Park per vendere cara la pelle e lottava su ogni pallone, gli Hammers cercarono di trovare un pertugio nella difesa dei Dons ma non era affatto facile. Era il classico match dove serviva la giocata del campione, il colpo del singolo e nemmeno a dirlo ecco il numero 10 che sfruttò un traversone teso che arrivava dalla destra, senza pensarci troppo Di Canio si esibì in una bicicletta volante con la palla che gonfiò la rete. Paolo esultò alzando il dito al cielo e ripetendo più volte la parola “No”, mentre si guardava intorno e lo stadio era visibilio. L’attaccante italiano aveva fatto qualcosa di incredibile, semplicemente il gol più bello nella storia del West Ham United.

 

Paolo Di Canio e il suo gol contro il Wimbledon(26 Marzo 2000) – Photo by The Guardian

Icona Hammers

Celebrare una rete del genere in quella maniera era un piccolo grande messaggio da trasmettere a tutti coloro che non credevano in lui,  non c’era nient’altro che Di Canio potesse fare per essere rispettato. Il pubblico di Upton Park, che non gli aveva mai voltato le spalle, dopo quel gol, imparò ancor di più ad apprezzare quel talento un po’ bizzarro, dal carattere rude ma che quel pomeriggio di Marzo illuminò il cielo di Londra. Di Canio indossò la casacca degli Hammers dal 1998 al 2003, anni in cui l’attaccante romano andò a segno per 47 volte collezionando 117 partite. Al termine della stagione 2002/2003 il West Ham andò incontro a una brutta retrocessione, che gettò nello sconforto una società già allo sbando e Di Canio salutò Londra Est per trasferirsi nel South-East della città, Charlton. Ma questa è un’altra storia.

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