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I 5 miracoli del calcio d’oltremanica

Il Wimbledon della Crazy Gang - Photo by Theguardian.com

Giant Killing

Nel calcio britannico si utilizza molto spesso l’espressione Giant Killing che con il passare del tempo si è legata indissolubilmente a risultati e trionfi calcistici sorprendenti. La storia narra che Davide piccolo pastore ebreo armato di una fionda, sfidò con grande coraggio il grande gigante Golia, mettendolo al tappeto. Il racconto apre la visione sulla speranza dove il più forte non ha sempre la meglio sul più debole. Rapportato al mondo del football è stato coniato il termine Giant Killing, tradotto letteralmente Uccidere il gigante. Nella storia del calcio britannico si è gridato al miracolo più di una volta e gli appassionati del football d’Oltremanica hanno assistito a qualcosa di veramente imponderabile. Nella storia di oggi faremo un salto temporale, catapultandoci indietro nel passato per farvi rivivere il romanticismo e le imprese che hanno scritto pagine di storia indelebili.

 

Il Nottingham Forest dei miracoli che vinse la Coppa dei Campioni – Photo by Rovesciata volante

La Coppa dei Campioni del Nottingham Forest

 

La foresta di Nottingham evoca i racconti dei menestrelli della Contea ai tempi di Robin Hood, il Principe dei ladri. Togliendo la polvere da vecchi libri ingialliti ci si perde tra le querce secolari della vecchia Inghilterra, laggiù nella Contea dove un signore di Brian Clough fu il fautore di uno dei più grandi miracoli della storia del calcio. Era il Forest di Archie Germill, John Robertson, Peter Withe e Tony Woodcock, squadra che giocava leggiadra ma senza paura al tempo stesso. Il 30 Maggio 1979  all’Olympiastadion di Monaco di Baviera il Nottingham Forest vinse la Coppa dei Campioni, superando in finale gli svedesi del Malmo. La squadra di Brian Clough si impose di misura, vincendo 1-0 in virtù della rete di Trevor Francis. Il miracolo della prima Coppa dei Campioni non fu il solo perché il 28 Maggio 1980 il Nottingham Forest alzò al cielo per la seconda volta consecutiva la Coppa dalle grandi orecchie. Nella finale di Madrid gli inglesi si trovarono dinnanzi all’Amburgo del Pallone d’Oro Kevin Keegan.

I tedeschi erano la squadra favorita ma la rete di Robertson scrisse la storia (per la seconda volta) del Nottingham Forest dei miracoli che mise in bacheca la secondo Coppa dei Campioni.

 

Il Wimbledon della Crazy Gang – Photo by Theguardian.com

 

Il Wimbledon della Crazy Gang

 

Il 14 Maggio del 1988  Wembley fu teatro di una delle più grandi imprese del calcio targato anni ottanta. Il modesto Wimbledon di Dennis Wise, Vinnie Jones e John Fashanu si presentò alla finalissima di Fa Cup al cospetto del glorioso Liverpool di Kenny Dalglish senza molte speranze di poter alzare la coppa al cielo di Londra. Ma come nelle favole arrivò colpo di testa di Sanchez su una pennellata d’autore di Dennis Wise, lo stacco di testa non lasciò scampo all’estremo difensore dei Reds e la rete valse l’1-0 finale che regalò ai Dons lo storico trionfo in Coppa d’Inghilterra, unico trofeo nella storia del club londinese.

 

Il trionfo del Luton Town in Coppa di Lega – Photo by Four Four Two

 

 

Il trionfo Luton Town

 

Il 24 Aprile 1988 in quel di Wembley andò in scena la finale di Coppa di Lega che mise di fronte il piccolo Luton Town al cospetto dell’Arsenal, grande favorita per la vittoria finale. Gli Hatters arrivarono all’ultimo atto della competizione dopo una cavalcata epica durante la quale il Luton eliminò in serie Wigan, Coventry City, Ipswich Town, Bradford City e Oxford United, arrivando così alla finalissima contro i Gunners. L’Arsenal era ovviamente la squadra da battere, ma fu il Luton che al 13′  sbloccò il risultato. Brian Stein fece esplodere il settore dei tifosi Hatters. Il vantaggio fu sgretolato a venti minuti dal novantesimo, infatti un tremendo uno-due dei Gunners gettò nello sconforto il Luton che cadde sotto i colpi di Hayes e Smith.
Quando tutto sembrò perduto ecco la zampata vincente di Danny Wilson che sigliò la rete del pareggio, ridando speranza agli Hatters. Le due squadre erano già proiettate verso i tempi supplementari ma Brian Stein approfittò di una disattenzione della difesa londinese, e siglò la rete del definitivo 3-2. Quel giorno fu scritta la storia, il Luton Town sconfisse l’Arsenal e vinse la Coppa di Lega.

 

La rete del Wigan nella finale di Fa Cup contro il man City – Photo by Irishtime.com

 

L’impresa del folle Wigan

11 Maggio 2013, segnatevi questa data. Il Wigan allenato da Roberto Martinez, contro ogni pronostico, riuscì a battere il  Manchester City nella finale di Fa Cup aggiudicandosi la prestigiosa Coppa di Inghilterra. La rete decisiva fu messa a segno da Ben Watson che entrò di diritto nella storia dei Latics. Il gol decisivo arrivò sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina dove Watson staccò più in alto di tutti e nel recupero del match trovò via del gol facendo esplodere i tifosi assiepati proprio dietro la porta di Joe Hart. La cosa più “sconvolgente” fu che proprio al termine di quella stagione il Wigan retrocesse in Championship.

 

 

Il Leicester di Claudio Ranieri – Photo by Periodico Daily Sport

 

 

Il miracolo del Leicester di Claudio Ranieri

 

Nessuno ci avrebbe scommesso un solo penny, ma al termine della stagione 2015/2016 il Leicester di Caludio Ranieri si laureò Campione di Inghilterra. Uno dei miracoli sportivi più incredibili della storia, l’impresa che rimarrà impressa nella mente di tutti per sempre. Grazie alle reti del trascinatore Jamie Vardy e di un collettivo fantastico le Foxes misero le mani sul titolo più prestigioso vincendo la Premier League: Con 81 punti il 17 Maggio del 2016 il Leicester vinse il campionato inglese. Ad inizio stagione secondo i bookmakers inglesi la vittoria dei ragazzi di Ranieri era quotata 5000/1, complimenti a chi si avventurò in quella giocata folle e milionaria al tempo stesso. La squadra del tecnico italiano era un concentrato di corsa e sacrificio, formata da giocatori ancora poco noti ma che avrebbero (in futuro) fatto la fortuna di tanti club. Tra loro c’erano il capitano Morgan, giocatori generosi come Drinkwater e Fuchs e futuri top player del calibro di Mahrez e Kante, oltre al simbolo Vardy, citato in precedenza.

 

 

 

 

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