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Andy van der Meyde: croce, delizia e lo zoo nel giardino di casa  

van der meyde Photo by Thesun.ie

 

 

La rete ad Highbury

 

Contro l’Arsenal con la maglia dell’InterAndy Van Der Meyde realizzò una rete da cineteca che ancora oggi è impressa nella mente dei tifosi nerazzurri e non. La meravigliosa acrobazia con la palla che piega le mani del portiere (targata 17 Settembre 2003)  avrebbe potuto far svoltare la carriera dell’arciere che quella sera riuscì ad ammutolire Highbury.

 

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Arnhem

 

Nato ad Arnhem, nei Paesi Bassi il 30 Settembre 1979. Inizia la sua carriera calcistica nell’accademia giovanile dell’Ajax con cui debutta in prima squadra a 18 anni. In poco tempo si guadagnò il soprannome di arciere per la sua esultanza che mimava arco e frecce.

 

Andy van der meyde dopo la rete contro l’Arsenal – Photo by Fcinter1908

 

Ajax

 

Nella stagione 2002-2003 è protagonista di una grande stagione con l’Ajax, squadra giovane e brillante che include anche Zlatan Ibrahimovic, Wesley Sneijder, Rafael Van Der Vaart e Christian Chivu.

 

 

Inter

 

Al l termine di questa annata viene acquistato dall’Inter per 6 milioni di Euro. I nerazzurri sono convinti di aver fatto l’affare, Andy è una delle migliori ali d’Europa. La sua esperienza interista è  deludente, il momento migliore è legato a quel famoso gol segnato in acrobazia contro l’Arsenal. In nerazzurro vince una Coppa Italia nel Giugno 2005. Al termine di questa stagione dopo essere stato accostato dopo essere stato al Tottenham viene acquistato dall’Everton.

 

Andy van-der meyde -Photo by Sempreinter

 

 Inghiterra

 

Anche l’esperienza inglese si rivela purtroppo fallimentare, nella prima stagione con la maglia dei Toffees gioca solo 10 partite, causa infortuni vari e presunte voci di alcolismo. Nonostante le diverse voci di mercato, Andy conferma la volontà di rimanere all’Everton per giocarsi le sue carte.

 

 

Il declino

 

Ad Agosto del 2005 viene ricoverato in ospedale d’urgenza, in seguito a problemi respiratori, in seguito all’assunzione accidentale di alcune droghe, diluite in un drink bevuto in un bar di Liverpool. L’Everton gli combina una multa salata, 70.000 euro. Il secondo anno all’ombra di Goodison Park lo vede in campo solo 8 volte e viene addirittura relegato nella squadra riserve. Per l’olandese è ancora tempo d cambiare, la decisione di tornare in Olanda sembra la migliore, così Van Der Meyde accetta l’offerta del Psv, dove purtroppo non gioca nemmeno una partita.

 

 

 

 

 

 

 

 

Clamoroso ripensamento

 

Il 25 Febbraio 2011 decide di ritirarsi ufficialmente dal calcio giocato a soli 31 anni. Il 9 Dicembre 2011 l’ormai ex giocatore ha un clamoroso ripensamento e si accorda con il WKE, società dilettantistica olandese, contratto valido fino al termine della stagione, al termine della quale Andy Van Der Meyde si ritira per sempre dal calcio, questa volta per sempre.

 

 

Il cammello

 

Una carriera fatta di eccessi che ha contribuito a una carriera non proprio esaltante. Andy ha reso pubblici molti aspetti della sua vita in un libro, dove ha detto di aver avuto uno zoo nel giardino di casa: cavalli, cani, zebre, pappagalli, tartarughe. Dyana, la sua prima moglie ne era appassionata. Per lei rifiutò il trasferimento al Monaco, perchè nei lussuosi appartamenti di Montecarlo non c’era spazio a sufficienza per gli animali. Una sera, racconta Andy, scese in garage, al buio, e intravide una sagoma imponente. La moglie aveva comprato un cammello.

 

 

Sarei morto

 

Andy raccontando dei suoi trascorsi all’Everton e nella città di Liverpool tra feste ed eccessi vari disse “Capii che dovevo andarmene da Liverpool, o sarei morto“. Ultimamente lo abbiamo ritrovato in televisione con alcuni programmi legati al mondo della musica. Noi vogliamo ricordarlo come l’arciere dell’Ajax che impressionò Highbury n una notte di settembre.

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