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Youri Djorkaeff, un francese a Milano

Lione

Nasce il 9 marzo 1968 a Lione da una famiglia che gli tramanda la passione per il calcio sin da bambino. Figlio di Jean e fratello di Micha e Denis, tutti ex giocatori professionisti. Youri Djorkaeff è un ragazzo per bene, educato e schivo che tra le strade di Lione insegue un pallone e il sogno di diventare un grande calciatore.

Strasburgo

I primi passi li muove nel Grenoble, squadra con cui gioca per sei lunghi anni che gli permettono di farsi le ossa, specialmente quando viene girato in prestito per un’annata con lo Strasburgo. Con la squadra alsaziana realizza la bellezza di 21 gol e i club europei iniziano a sondare il terreno per il centrocampista francese.

Capocannoniere della Ligue 1

Giocatore eclettico, di fantasia, che ama giocare sulla trequarti alle spalle delle punte. Non è un classico numero 10 poiché anche sulla mediana non disdegna giocate e quando serve può giocare anche davanti alla difesa. Nel 1990 si trasferisce nel Principato per vestire la maglia del Monaco, squadra che lo mette al centro del progetto e con cui nel 1994 si laurea capocannoniere della Ligue 1con 20 reti.

Il primo treno per Parigi

La propensione al gol spinge il Paris Saint-Germain ad interessarsi a lui e cosìYouri Djorkaeff prepara i bagagli e prende il primo treno per Parigi. Un solo anno all’ombra della Torre Eiffel ma il tempo per realizzare ben 13 reti, tra cui quella decisiva in Coppa delle Coppe nella semifinale di ritorno contro ilDeportivo La Coruña.

Youri Djorkaeff vince la Coppa UEFA con l’Inter – Photo bysempreinter.com

Milano

L’estate del 1996 è quella del grande salto, l’Inter recapita a club parigino un’offerta ghiotta, pari a 7,5 miliardi delle vecchie lire. Il numero 6 sulle spalle e quella posizione in campo che tanto gli piace. Giocate di classe, gol e una presenza fissa in squadra.

5 gennaio 1997

Il 5 gennaio 1997 San Siro vive un giorno speciale, irripetibile, epico. I tifosi che affollano il Giuseppe Meazza non lo potevano sapere ma quel pomeriggio avrebbero assistito a qualcosa di veramente straordinario. I postumi delle vacanze natalizie portavano in grembo un match importante quale Inter – Roma, sfida sempre affascinante e mai banale.

Il gol della vita

Quel giorno Youri realizza il gol più bello della sua carriera e uno dei più incredibili nella storia del calcio. Le due squadre sono sul punteggio di 1-1: l’Inter attacca con Maurizio Ganz che prova a mettere paura alla squadra capitolina con un tiro dalla media distanza, Sterchele respinge come può con il ginocchio, il difensore romanista Petruzzi si fionda sul pallone e tenta di spazzare la sfera. Il rinvio alla viva il parroco diventa un campanile con il pallone che svolazza in area, la lancetta si ferma e il pubblico rimane con il fiato sospeso. Il francese Youri Djorkaeff si coordina e salta in cielo per colpire la palla con il destro…rovesciata d’antologia con la palla che gonfia la rete di San Siro. Lo stadio esplode. I tifosi presenti allo stadio sono increduli e attoniti, lo stesso arbitro Graziano Cesari, estasiato dal gesto atletico, si complimenta con il trequartista nerazzurro mentre rientra verso il cerchio di centrocampo.

L’abbonamento e il passaporto

La società nerazzurra decide di rendere omaggio alla prodezza del francese inserendo l’immagine di quella rovesciata sugli abbonamenti della stagione successiva. Il fantasista nerazzurro, quando gli si chiede cosa ricordi di quel gol risponde così: “Quando vengo in Italia non tiro fuori il passaporto, tiro fuori l’abbonamento

Tre anni

I tre anni di Djorkaeff a Milano vengono impreziositi da trenta gol in più di ottanta presenti con la maglia nerazzurra. L’arrivo di Ronaldo e Roberto Baggiorende però difficile la permanenza del numero 6, che nonostante le buone prestazioni, non riesce più a trovare lo spazio che vorrebbe.

Coppa UEFA

Youri Djorkaeff fa parte di quell’Inter incompiuta che affrontava anni difficili ma il 6 maggio 1998 finalmente si toglie la soddisfazione di vincere la Coppa UEFA nella serata del Parco dei Prinicipi in cui parte titolare alle spalle della coppia d’attacco composta da Ronaldo e Zamorano.

Djorkaeff con la maglia del Monaco – Photo by Goal.com

16 maggio 1999

Lascia l’Inter nella stagione successiva in cui non riese più ad esprimersi ad alti livelli e il 16 maggio 1999 gioca per l’ultima volta con la maglia dell’Inter.

Il suo trasferimento Kaiserslautern è ormai nell’aria da tempo, ma questa è un’altra storia.

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