in

Maurizio Zamparini, la passione per un calcio che non esiste più

Il calcio piange l’ex patron di Venezia e Palermo, celebre per il suo carattere vulcanico, le grandi imprese e la tendenza all’esonero degli allenatori

Si è spento la scorsa notte all’età di 80 anni, nell’Ospedale Cotignola di Ravenna, uno dei personaggi più iconici del nostro calcio, imprenditore di successo, grande presidente e uomo di passione per lo sport più bello del mondo: Maurizio Zamparini. L’ex patron di Palermo e Venezia è venuto mancare a pochi mesi della perdita del figlio di soli 23 anni, trovato senza vita in ottobre nella propria casa londinese.
Una vita dedicata al calcio con il suo carattere vulcanico che ha fatto la fortuna di due club in particolare, il Venezia e il Palermo, e che allo stesso tempo è stato un vero incubo soprattutto per gli allenatori delle sue squadre, spesso messi in discussione troppo facilmente.
Maurizio Zamparini

Il legame con il calcio

Il legame di Zamparini con il calcio è sempre stato molto viscerale, e in realtà nasce da giovanissimo come calciatore, dove cominciò a muovere i primi passi nelle squadre del Sevegliana e del Trevigiana fino ai 20 anni dove concluse la propria carriera raggiungendo l’interregionale. Le soddisfazioni e il passaggio al grande calcio però arrivarono da imprenditore. Il primo club di proprietà fu il Pordenone Calcio nella stagione 1986-87 in Serie C2 che da lì a poco cedette per acquisire le quote azionarie del Venezia, con il quale, grazie ad una fusione con il Mestre, nel giro di pochi anni raggiunse la Serie B e successivamente, in meno di un decennio, sotto la guida del mister Walter Novellino, la Serie A.

Maurizio Zamparini e Francesco Guidolin festeggiano la promozione in Serie A

Il Palermo

Dopo la retrocessione del Venezia nel 2002, Zamparini acquisisce da Franco Sensi il Palermo e con i rosanero comincerà una storia d’amore che durerà per 15 anni. In soli due anni arriverà la promozione nella massima serie, in gran parte per meriti della guida di un allenatore come Francesco Guidolin che riuscirà a chiudere al primo posto nella serie cadetta e a portare fino al sesto posto la squadra in Serie A.

Dopo quasi un decennio ad alti livelli con ottimi piazzamenti e grandi talenti sfornati, nel 2013 arriverà la retrocessione per una sola stagione, poi trascorrerà nuovamente un triennio nella massima serie e nel 2017 l’ultima disfatta sportiva e successivamente giudiziaria, per un declino che ha costretto il Palermo al fallimento e a ripartire dalla Serie D.

Maurizio Zamparini saluta i tifosi

Tutti gli uomini del presidente 

In un decennio Zamparini ha avuto il merito di scoprire grandi talenti e calciatori che hanno fatto le fortune del club rosanero e delle squadre in cui hanno militato successivamente. Questi sono solo alcuni dei nomi più “romantici”: Fabrizio Miccoli, Marco Amelia, Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo, Fabio Grosso, Lamberto Zauli, Simone Barone, Mark Bresciano, Fabio Simplicio, Franco Brienza, Eugenio Corini, Javier Pastore, Amauri, Abel Hernandez, Andrea Caracciolo, Luca Toni.

Altri sono ancora oggi protagonisti: Paulo Dybala, Edinson Cavani, Franco Vazquez, Simon Kjaer, Eran Zahavi, Andrea Belotti, Josip Ilicic.

Grandi colpi di mercato di un presidente con il fiuto per gli affari e dalle ottime doti di scouting.

Maurizio Zamparini e Paulo Dybala

Esoneri da record

Se da un lato i grandi acquisti e soprattutto il rapporto quasi “simbiotico” e di protezione con i propri calciatori sono stati da sempre il motivo di vanto del presidente, dall’altro lato non si può dire altrettanto degli allenatori. Sono infatti 66 gli allenatori che si sono alternati nelle sue squadre in 32 anni di presenza nel mondo del calcio, spesso anche dopo periodi di vittorie. Un numero record che ne hanno certificato il carattere, spesso fumantino, con la categoria. Addirittura nella stagione 2015-16 furono 8 i cambi in panchina con 7 esoneri in una sola stagione: da Iachini a Ballardini, poi Viviani e Bosi, successivamente Tedesco insieme a Schelotto per poi riaffidare la panchina a Bosi, poi Iachini bis, dopo ancora Novellino e infine nuovamente Davide Ballardini.

A tutto Maurizio Zamparini, un uomo d’altri tempi che forse nel calcio non esiste più.

Buon viaggio Presidente.

 

What do you think?

Photo by Bleacher Report

A volte ritornano

Photo by Twitter.com

Il PSG sbeffeggiato su Twitter