22 maggio 1996
Il 22 maggio 1996 si accende la passione per il calcio e la città eterna diventa teatro della finale di Champions League. Le strade della capitale si colorano e sin dalle prime ore del mattino i bar del centro pullulano di tifosi.
Juventus e Ajax
La Juventus di Marcello Lippi sfida l’Ajax di Louis van Gaal in quello che può essere tranquillamente definito uno scontro tra titani. La quarantunesima edizione della Coppa mette di fronte gli olandesi, campioni uscenti, alla squadra di Torino che l’anno precedente aveva disputato la finale della Coppa UEFA.
Stadio Olimpico di Roma
Pubblico delle grandi occasioni, come da previsioni, con settantamila spettatori che riempiono lo stadio Olimpico di Roma, vestito a festa per l’occasione. I bianconeri mantengono altissima la concentrazione e non vogliono farsi trovare impreparati all’appuntamento con la storia.
Calcio di inizio
Il direttore di gara, lo spagnolo Manuel Diaz Vega, ha un compito importante e la tensione che aleggia sul rettangolo verde si legge anche negli occhi dell’arbitro che in perfetto orario fischia il calcio di inizio.
Fabrizio Ravanelli
I bianconeri partono subito all’attacco e sorprendono l’avversario che non si aspettava di certo un inizio di partita simile. La Juventus cerca subito di chiudere gli olandesi all’indietro e al 13’ la partita si sblocca. Frank de Boer viene indotto all’errore dal pressing avversario e combina un mezzo pasticcio colpendo la palla di testa in malo modo, il più lesto di tutti è Fabrizio Ravanelli che da posizione defilatissima riesce a deviare la palla in porta, con il malcapitato Edwin Van der Sar che non può far altro che recuperare la palla oltre la linea. Juventus in vantaggio!.
Jari Litmanen
Gli olandesi non si scompongono e provano a farsi vedere dalle parti di Angelo Peruzzi in più occasioni, ma il numero 1 dei bianconeri non si lascia sorprendere. L’appuntamento con il gol dell’Ajax però è solo rimandato al 41’ quando il finlandese Jari Litmanen approfitta proprio di un errore di Peruzzi e da due passi mette dentro la rete del’1-1.
Risultato immutato
Nella ripresa la Juventus alza i ritmi e tenta di regalare ai propri tifosi la gioia de gol, ma prima Vialli e poi Di Livio sfiorano solo la marcatura. Dalla parte opposta Davids spaventa i bianconeri ma il punteggio rimane inchiodato sull’1-1. Risultato immutato anche nei tempi supplementari quando Del Piero non riesce a superare l’estremo difensore avversario, il pareggio persiste e la lotteria dei calci di rigore decide chi salirà su trono d’Europa.
Calci di rigore
La tensione si taglia con il coltello e il popolo juventino rimane con il fiato sospeso. Risultano decisivi gli errori di di Edgar Davids e Silooy, che s lasciano ipnotizzare da un grandissimo Angelo Peruzzi. Il rigore decisivo è sul piede di Vladimir Jugović che non tradisce le aspettative e gonfia la rete. Delirio all’Olimpico. La Juventus è Campione d’Europa e i bianconeri alzano la Coppa dalle grandi orecchie sotto il cielo della Città Eterna. Roma è bianconera.