Conosciuto semplicemente come Dani Alves
Daniel Alves da Silva, conosciuto semplicemente come Dani Alves, nasce in Brasile il 6 Maggio 1983 a Juazeiro, nello Stato di Bahia. Giocatore che non ha bisogno di molte presentazioni, basterebbe infatti citare i 43 trofei vinti in giro per il mondo.
Bahia
Inizia a muovere i primi passi nel Bahia, che lo fa esordire nel Campeonato Brasileiro Série A nel 2001, in una sfida contro il Paraná Clube. All’esordio assoluto Dani Alves mette subito in luce le proprie qualità rendendosi grande protagonista con due assist, che contribuiscono al 3-0 finale. L’allenatore Evaristo de Macedo sin da subito intravede classe e talento e plasma a dovere Dani regalandogli subito un posto da titolare.
Spagna
Nel mercato invernale del 2002 il giocatore brasiliano saluta il Brasile e passa al Siviglia, club con cui gioca per ben sei anni scatenando l’interesse di un altro grande club spagnolo, Il Barcellona. Il club catalano mette sul piatto 40 milioni di euro e Dani Alves sbarca al Camp Nou. Con il Barcellona piovono trofei e Alves vince tutto quello che c’è da vincere, confermandosi uno dei terzini destri più forti del mondo.
Torino, Parigi e San Paolo
Dopo otto lunghissimi anni con la casacca del club catalano la Juventus piomba sul giocatore che nel 2016 fa le valigie per trasferirsi a Torino. Il campione brasiliano però è appetito anche dagli sceicchi del Paris Saint Germain che lo acquista nel 2017. Il campionato francese è l’ennesima avventura di una carriera meravigliosa, che Dani Alves vuole chiudere nella sua terra. Nel 2019 Dani torna in Brasile, per vestire la maglia del San Paolo.
Le cinque di mattina
Dietro un giocatore immenso e un calciatore così grande e vincente esiste prima di tutto l’uomo, che ha coltivato il sogno di quello che avrebbe fato da grande sin da bambino, quando la vita era dura e faticosa. Sono le cinque di mattina, Domingos si avvicina al letto dei suoi due figli per svegliarli. Fuori è ancora buio, i bambini si alzano ma non c’è una ricca colazione che li aspetta, nemmeno la televisione con i cartoni animati. La realtà è difficile, infatti Daniel e Ney devono aiutare papà con il lavoro nei campi prima di andare a scuola.
Chi aiuterà di più papà può prendere la bici per andare a scuola?
“Chi aiuterà di più papà può prendere la bici per andare a scuola“. E non è una vittoria da poco: chi prenderà l’unica bici di casa si risparmierà 12 km di camminata e arriverà presto così da poter fare anche una partitella con gli amici prima di entrare in classe. E in quelle partite Dani è il migliore di tutti.
Gioca, si diverte e fa divertire chi gioca con lui.
Il primo completino da calcio
Dani scherza sempre ma ancora di più ama vincere.
A forza di emergere viene notato da alcuni scout che lo chiamano in un’accademia insieme a tanti ragazzi. Dani va in città, lascia la fazenda e va a vivere in un dormitorio. Il papà Domingos non ha tanti soldi ma vuole dare ai suoi figli l’opportunità di guadagnarsi una vita migliore. Da un po’ di tempo lavora anche la sera per racimolare qualche soldo in più, che servirono per comprare un completino da calcio al piccolo Dani.
L’inizio di una carriera che andrà sempre in crescendo, il resto lo sapete già.