Antonio Marchese
Un filosofo del calcio
Marcelo Bielsa si può definire un filosofo del calcio e in quanto tale ci sono delle massime che racchiudono tutto il suo pensiero riguardo al fútbol. Il tecnico argentino, attuale allenatore del Leeds, ha estimatori in tutto il mondo ma è in Inghilterra che la gente ha imparato ad apprezzarlo, e non solo per le prestazioni che la squadra offre sul campo.
Una scatoletta di tonno e un pallone
Una delle frasi celebri di Bielsa è “Per me, la fiducia è sinonimo di relax. Io preferisco la paura, perché ti costringe stare sull’attenti”. E per rilassarsi cosa c’è di meglio che andare fare la spesa in un tranquillo supermercato con la tuta? Per info chiedere proprio a Marcelo che nel 2019 fu avvistato in un Morrisons di Leeds, proprio con la tuta di allenamento del club. Il buon Marcelo faceva la spesa come una persona normale e bazzicava nel reparto del pesce in scatola in tutta la sua semplicità. Niente ristoranti stellati, niente cene con fotografi o pettegolezzi suo giornali, a Bielsa basta una scatoletta di tonno e un pallone.
Lazio
Non abbiamo mai avuto il piacere di vederlo allenare in Italia, anche se il 6 luglio 2016, Blesa firmò un contratto con la Lazio, ma dopo due giorni appena rescisse l’accordo per incompatibilità con il presidente Lotito che non aveva mantenuto le promesse riguardo alla campagna acquisti.
El Loco
Una cosa simile accadde anche l’anno prima, quando Marcelo, l’ 8 agosto 2015, si dimise da allenatore del Marsiglia dopo la prima giornata di Ligue 1. il tecnico, che più o meno fece qualcosa di simile anche ai tempi dell’Ahletic Bilbao, negli anni si è guadagnato il soprannome di ‘El Loco‘, tradotto letteralmente in spagnolo ‘Il Pazzo‘,
Sono ansioso di natura
Bielsa non è per tutti, o si odia o si ama e il suo calcio, che forse in tanti non hanno ancora compreso, non è certo convenzionato per i tempi moderni. Ma come si fa a non amarlo? Alcune delle sue frasi più celebri ci aiutano a capire meglio il personaggio. Quella che forse più racchiude il concetto è: “Sono a favore di un calcio più aggressivo e meno paziente. Perché? Perché sono ansioso di natura e perché sono argentino.”
Idolo di Elland Road
Il suo calcio è votato all’attacco, prediligendo sempre e comunque il reparto avanzato. Fare un gol in più dell’avversario è sempre cosa buona e giusta, per la serie che è meglio vincere 4-3 o 5-4 che pareggiare 0-0. Ormai da tempo il tecnico argentino è l’idolo incontrastato della platea di Elland Road, che grazie a Marcelo dopo tempo immemore è tornato a ruggire in Premer League.
