Addio Dybala
L’addio di Paulo Dybala, che ha scosso la Continassa e tutto il mondo Juve, rimescola le carte del mercato che in estate terrà banco con indiscrezioni e trattative. La Joya argentina non rinnoverà dunque con la Vecchia Signora, scrivendo la parola fine ad una lunga storia d’amore iniziata nel 2015.
Il Palermo di Zamparini
Quel ragazzo talentuoso sbocciato nel Palermo di Zamparini arrivó a Torino in punta di piedi per deliziare la platea con quel tiro a giro che faceva molto Pinturicchio. Classe innata, visione di gioco sopra la media e tocco di palla sopraffino che ha fatto innamorare tutti, o quasi.
Quasi
Quel quasi è un piccolo grande neo che ha contraddistinto il percorso di Dybala in quel di Torino. È risaputo che sin dall’alba dei tempi il numero 10 è un giocatore difficile da collocare e che mal si incastra nei dettami tattici di una squadra. Il fantasista è il calciatore da ammirare e da criticare al tempo stesso, perché se le cose vanno per il verso giusto il 10 sulle spalle è un onore, ma se le cose vanno male il 10 diventa un peso sul groppone.
Il ragazzo di Laguna Larga
Paulo Bruno Exequiel Dybala per tanti rimarrà sempre il ragazzo di Laguna Larga che giocava per divertirsi e, una volta diventato grande ha abbassato i calzettoni per entrare nell’Olimpo dei 10. L’argentino lascerà Torino al termine di un’altra stagione a luci e ombre, il rinnovo di contratto congelato da Ottobre non è arrivato, sancendo il divorzio tra le parti.
Destinazione futura
Quello che doveva essere il degno erede di Alessandro Del Piero sarà quindi libero di accasarsi altrove, l’Inter ci spera e Beppe Marotta lavora da tempo a fari spenti. In Premier League le Big sono pronte a sferrare l’attacco, ma Paulo farebbe anche comodo al nuovo Barcellona di Xavi, pane calcio e fantasia.
Come si suol dire si chiude una porta, si apre un portone. Sempre con il numero 10 sulle spalle.