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Tutti contro Ciro, ma non l’allenatore

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Lazio -Sassuolo

Le reti di Lazzari e Milinkovic-Savic fanno sì che la Lazio si rialzi dopo i tre schiaffoni presi nell’ultima di campionato. Il derby capitolino perso malamente contro la Roma di José Mourinho ha lasciato strascichi in casa biancocelesti, ma per fortuna di Maurizio Sarri il Sassuolo si è arreso cedendo il passo alla Lazio che ha vinto 2-1.

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Il colpevole

Dopo la cocente sconfitta della nazionale italiana Ciro Immobile è sempre il colpevole numero uno, capro espiatorio della squadra azzurra che fatica moltissimo a trovare la via del gol che è mancato anche nella sfida del Renzo Barbera di Palermo contro la Macedonia.

Ciro

ll tecnico laziale, dopo l’uscita di scena dell’Italia dalle qualificazioni mondiali,  aveva subito preso le parti di Ciro parlando così: “Ci ho parlato subito dicendogli quello che penso, sta diventando il capro espiatorio di una situazione. Non deve prendersela più di tanto, sa benissimo cosa c’è dietro. Ma io in questo ambiente lo vedo subito partecipativo, reattivo, non sono preoccupato. Il tipo di scelta che gli ho consigliato è lasciare la Nazionale? Io farei un tipo di scelta che è inutile che la dico perché è la mia, quella che conta è quella di Immobile”.

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Il Sarri pensiero

L’allenatore della Lazio, a margine della vittoria contro il Sassuolo in cui Immobile è rimasto ancora a secco di gol, ha perseverato ancora ribadendo che: “Se uno è così turbato come state dicendo, sbaglia gol e anche gli appoggi. Immobile oggi ha sbagliato in fase conclusiva, ma ha dialogato bene con la squadra, meglio di sempre. Non sono preoccupato, le sue percentuali torneranno in linea come sempre”.

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Maurizio Sarri dice la sua sulla nazionale

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