Antonio Marchese
Sesta giornata di Serie A
Siamo arrivati appena alla sesta giornata di Serie A e i nervi sono già tesissimi, a fior di pelle. Tra allenatori in bilico e tecnici tanto e troppo nervosi, il massimo campionato va avanti inesorabile con il peso degli episodi arbitrali e mille polemiche.
Il dito medio
Anche in tempo di VAR nessuno è d’accordo e tutti urlano allo scandalo, senza se e senza ma. Maurizio Sarri che settimana scorsa aveva espressamente esposto il proprio disappunto contro la classe arbitrale, non si contiene e rifila un bel dito medio alla panchina del Verona, che perde 2-0 a Roma contro la Lazio.
L’insulto all’arbitro
Le lancette dell’orologio ci riportano a Sampdoria – Milan e alla vittoria dei rossoneri in quel di Genova. Se l’espulsione di Leao viene contestata dal popolo di fede rossonera, il tecnico blucerchiato, Giampaolo, non le manda a dire all’arbitro che si prende del “coglione” dopo aver espulso l’allenatore doriano.
Rigori non dati…
Anche Bologna – Fiorentina non è stata una partita tranquilla, con la rimonta dei padroni di casa avvenuta grazie all’ennesima prodezza di Arnautovic, sei gol in sei partite. Dopo il triplice fischio Pradè non la prende bene e con la lente di ingrandimento analizza la pessima, secondo lui, prestazione dell’arbitro, che non ravvede un’irregolarità su Martinez Quarta nell’azione del gol del centravanti austriaco.
E se la viola si lamenta il Lecce non è da meno perché ai pugliesi mancano addirittura due rigori, sacrosanti secondo i padroni di casa. In area del Monza fioccano i falli di mano che vengono ignorati dalla terna arbitrale, sotto accusa. E non potrebbe essere altrimenti.
Il gran finale
Il gran finale lo abbiamo visto nel posticipo domenicale con la Salernitana che ferma la Juventus, che non riesce proprio a decollare. I bianconeri recuperano lo 0-2 e agguantano il pari con un rigore di Bonucci che in pieno recupero trova la rete del 2-2.
La Juventus realizza il gol del 3-2 con Milik all’ultimo secondo del corposo recupero, ma il Direttore di gara annulla il gol per un fuorigioco presunto. Candreva tiene in gioco tutti quanti, la VAR sbaglia e a fine partita tutti si scagliano contro il malcapitato arbitro che tira fuori una manciata di cartellini rossi.
Si grida al complotto…e siamo appena alla sesta giornata.
