Lucas Paquetà
Essere ammoniti a causa di un dribbling? Per info chiedete pure a Lucas Paquetà. Quello che è successo nell’ultima partita del Lione in Ligue 1 ha semplicemente dell’incredibile. L’ex rossonero Paquetà sembra aver trovato finalmente una propria dimensione nel campionato francese. I gol e le giocate del fantasista brasiliano stanno forse facendo ricredere chi in Italia lo aveva bocciato troppo presto e in maniera superficiale.
Il Signor Stephanie Frappar
Mercoledì 22 settembre il Lione ha sconfitto 3-1 il Troyes e la terza rete dei padroni di casa porta proprio la firma di Paquetà. A far discutere non è stata però la rete di Lucas ma l’attenzione degli addetti ai lavori si è soffermata sull’ammonizione dello stesso, che al 93′ si è visto sventolare in faccia il cartellino giallo dal direttore di gara, il Signor Stephanie Frappart.
Lambreta e ammonizione
Il giocatore del Lione ha giocato sul velluto e negli scampoli finali di partita si è esibito in una giocata di alta scuola, superando il diretto marcatore con la classica lambreta, giocata classica sudamericana con il pallone stretto tra i due piedi che scavalca l’avversario. Il numero di Lucas è riuscito a metà ma il bello arriva quando l’arbitro ferma il gioco ed estrae dal taschino il cartellino giallo.
La polemica
Il direttore di gara non ha ritenuto idoneo il comportamento del fantasista che, sempre secondo l’arbitro, avrebbe avuto una condotto di gioco antisportiva. Il dibattito si scatena in maniera inevitabile, e si torna a trattare lo spinoso tema di quanto un giocatore possa sentirsi umiliato o meno da una giocata dell’avversario. Tante volte si è discusso sui rigori calciati con il cucchiaio ma ognuno dovrebbe avere il diritto di giocare come vuole e a proprio piacimento. I cartellini teniamoli per i falli e le irregolarità. Su tutti fa eco il pensiero di Neymar, uno specialista, che ha detto a chiare lettere di non gradire l’atteggiamento di alcuni arbitri francesi che penalizzano lo spettacolo e le giocate di questo tipo.