Russia
Cristian Ansaldi all’età di 35 anni inizia a pensare a quello che farà dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Iniziò la carriera nel Newell’s Old Boys, in Argentina, per poi sbarcare in Russia nel 2008 e vestire la casacca del Rubin. Lo Zenit San Pietroburgo fu la prima grande vera occasione di mettere in mostra le sue doti, ma una serie di problemi fisici gli impedirono di imporsi come avrebbe voluto.
Liguria
Ansaldi salutò la fredda Russia per trasferirsi a Madrid per indossare la maglia dell’Atlético Madrid, dove però disputò solo sette partite. La Serie A era nel destino e il Genoa mise gli occhi sul terzino argentino che arrivò in Liguria e dopo una sola stagione conquistò le attenzioni di altri grandi club.
Inter
L’Inter mise gli occhi sul giocatori e decise di investire su quello che sembrava un terzino affidabile e d’esperienze. L’inizio fu promettente ma dopo una ventina di partite circa e i soliti problemi fisici, Ansaldi salutò Milano per sposare la causa granata e accettare l’offerta del Torino, dove gioca attualmente.
Il veterinario
Nei giorni scorsi Cristian Ansaldi si è lasciato andare ad una lunga intervista proprio attraverso i canali ufficiali del Torino: “Ho iniziato in una squadra piccola, del quartiere della mia città, poi a nove anni sono andato al Newell’s. Volevo fare il veterinario, amo gli animali: a casa ho serpenti, draghi barbuti, tre cani, pappagalli.Tanti mi chiedono che voglio fare dopo il calcio: penso sempre alla famiglia, a dedicarmi maggiormente a loro. È bello essere calciatori ma c’è bisogno di recuperare tempo per stare con i figli, con i fratelli e con tutti i parenti. Anche gli amici sono importanti, io ormai li vedo solo poche volte l’anno. Voglio tornare a Madrid dopo la fine della mia carriera, andrò spesso anche in Argentina“.