Almeno una volta nella vita
Vivere una partita in Inghilterra è una di quelle famose cose da fare almeno una volta nella vita. Si viaggia oltremanica, la pioggia è sempre una compagna di viaggio sgradita, ecco perché il giubbotto con il cappuccio trova sempre posto per primo in valigia.
Il profumo del football
Che sia Londra, Birmingham, Manchester, Leeds, Liverpool, il calcio si respira ad ogni angolo di strada, il profumo del football si mescola all’odore delle birre appena spillate, in abbinamento consigliamo sempre una pie o delle alette di pollo fritte, tipiche del posto.
La maniglia
Si apre la porta del pub, la maniglia gira a vuoto, meglio spingere. Atmosfera austera, cupa, tetra, quasi spettrale. Le luci dei lampadari vanno ad intermittenza, ma in in certo senso meglio così, in modo da appartarci in un angolino scuro del locale e osservare i tifosi della vecchia guardia che sbevazzano come se non ci fosse un domani. Le birre arrivano a ripetizione, e se non ne bevi almeno tre in una ventina di minuti non sei normale.
Sciarpa al collo
Noi sorseggiamo la nostra “London Pride” con fare guardingo, cerchiamo di scorgere qualche scena epica da raccontare un giorno ai nostri figli. Ecco che d’un tratto entra un gruppo di cinque signori, sulla settantina. Tutti con la sciarpa al collo e il famoso cup, dal fondo del pub si alzano i primi cori, un paio di boccali di birra cadono inavvertitamente sulla moquette, che guà di suo non era molto pulita.
Stadio incastonato tra le case
Mancano circa quaranta minuti all’inizio del match, ma in Inghilterra entrano tutti all’ultimo minuto. Lo stadio è incastonato tra le case, una meraviglia ad occhi aperti. Mentre siamo in fila davanti all’ingresso 7, la vecchina della casa che confina con lo stadio, offre una bevanda calda un po’ a tutti. Il freddo punge come l’aculeo di un ago, ma questi gesti ci scaldano il cuore.
L’erba del campo
Ormai manca poco, riusciamo ad intravedere l’erba del campo, l’atmosfera è vibrante e riusciamo a sentire i primi canti dei tifosi, è il nostro turno. Il tornello è strettissimo, vecchio stile. Ci siamo. Siamo dentro! Rimaniamo impalati per una ventina di secondi, quello che ci circonda è incredibile.
Nella prossima storia vi racconteremo come abbiamo vissuto la partita.