in , ,

Ricordi per Ultimi Romantici: Rolando Bianchi al Manchester City

Il centravanti

Nel mondo del calcio ci sono gli attaccanti, poi ci sono i bomber e come diceva qualcuno ci sono gli ultimi, che saranno i primi. Il centravanti alla vecchia maniera che tiene palla, fa a sportellate con i difensori più rocciosi, non ha paura degli avversari più arcigni e quando arriva un cross…non si lascia pregare e si fionda sul pallone come un rapace che attacca la sua preda.

Senza complimenti

Rolando Bianchi è cresciuto e ha giocato nella provincia, la provincia quella vera che ti forma e dove ti fai le ossa a suon di calci nelle tibie e pestoni senza complimenti. Le giovanili dell’Atalanta sono stato il primo banco di prova importante e con la maglia dei bergamaschi, Rolando fa il suo esordio anche tra i professionisti.

Rotolando verso Sud

Da Nord a Sud e si fa presto a fare i bagagli perché da Bergamo a Cagliari la strada è tanta. La Sardegna è un posto meraviglioso e Cagliari è una piazza fatta su misura. Il vecchio Sant’Elia baciato quasi sempre dal sole è stato teatro di grandi giocatori e Rolando ci ha provato. Le quattro reti messe a segno in quasi quaranta partite sono un magro bottino ma come si suol dire, il pallone è rotondo.

Reggio Calabria

Nel 2005 Rolando Bianchi si trasferisce a Reggio Calabria, fortemente voluto dal presidente della Reggina, Lillo Foti. L’avventura calabrese inizia nel peggiore dei modi, causa infortunio che ne condiziona fortemente la prima annata al Granillo. Sotto la cura Walter Mazzarri, il centravanti inizia a scaldare i motori e arrivano i gol, anche con una certa regolarità. In due anni con la squadra calabrese arrivano diciannove reti.

Sogno o son desto

Il 13 Luglio 2007 è uno di quei giorni che rimangono impressi nella memoria, a lungo, quasi per sempre. Il telefono squilla, squilla più di una volta, in maniera insistente, della serie che fino a che non rispondi squillerà ancora. Dall’altra parte della cornetta c’è un certo Sven-Goran Eriksson che mette sul piatto ben tredici milioni di euro. L’offerta è irrinunciabile poiché per la piccola Reggina sono tanti soldi, il giocatore è grato a tutta la città di Reggio Calabria e lo sarà sempre ma la Premier League è un treno che passa una volta sola.

La rete al West Ham

La maglia numero 10 è la ciliegina sulla torta, da gustare fetta per fetta. L’avventura del centravanti inizia col botto e come in una favola, Rolando timbra il cartellino nel giorno del grande esordio. La rete contro il West Ham sembra l’inizio di qualcosa di speciale.

Il mancato lieto fine

Rolando Bianchi durante una partita contro il Blackburn-Rovers – Photo by Getty Images

Gli entusiasmi però si spengono in fretta, forse troppo e con il passare della partite Rolando non lascia traccia, i tifosi iniziano a mugugnare e la proprietà si chiede se il gioco sia davvero vaso la candela. Il centravanti bergamasco inizia ad accusare il colpo dopo le prime panchine, quando gioca si impegna e si sacrifica per la squadra ma la fortuna non lo assiste e la palla non vuole entrare. I gol di troppo sbagliati, le prestazioni altalenanti un umore non alle stelle, pregiudicano irrimediabilmente il proseguo di Rolando Bianchi con la maglia del Manchester City. Addio Inghilterra. L’avventura con i Citizens termina con quattro reti all’attivo in diciannove presenze.

What do you think?

Dalla Provincia alla Baviera: la storia di Ruggero Rizzitelli

La doppietta di Roberto Baggio contro la Bulgaria a USA ‘94