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Quel maledetto cucchiaio di Maicosuel ai tempi dell’Udinese

Maicosuel Reginaldo de Matos

Nel calcio ci sono treni che passano una volta soltanto e se li perdi ti smarrisci per sempre. Quel maledetto 28 Agosto del 2012 è una data che rimarrà per sempre impressa nella mente di Maicosuel Reginaldo de Matos, conosciuto semplicemente come Maicosuel, eclettico attaccante brasiliano nato a San Paolo in Brasile, precisamente Cosmopolis.

O Mago

Tira i rimi calci al pallone con le seconda squadra del Guarani, trampolino di lancio per l’esperienza all’Atletico Sorocaba, dove viene ribattezzato “O Mago” per la qualità con cui tratta il pallone e per i numeri di alta scuola che entusiasmano la platea.

Illusioni

Il primo treno per la gloria passa quando nel 2007 lo acquista il Cruzeiro, dove però O Mago non incanta quasi nessuno finendo così nel giro del Traffic Sports, società per investimenti che ne acquista il cartellino gestendone a tutti gli effetti la carriera. Qualcosa sembra cambiare e Maicosuel sembra poter decollare nel Desportivo Brasil, che però lo dirotta al Palmeiras.

Il fantasista brasiliano segna pochissimo e anche l’esperienza al l Botafogo è incolore.

Spaesato

Forse meglio cambiare aria e l’Europa sembra il posto giusto per rilanciarsi, così l’Hoffenheim mette sul piatto 4,5 milioni di euro e gli assicura un contratto quinquennale. La Germania non è il Brasile e Maicosuel è spaesato e senza stimoli, ma rimanere a giocare in Europa rimane la priorità.

Il nuovo Marcio Amoroso

L’Udinese decide di investire una cifra pari a 5,3 milioni di euro e a detta di molti al Friuli è arrivato il nuovo Marcio Amoroso, ma dopo una prima stagione così così, O Mago perde definitivamente il treno più importante. L’Udinese allenata da Francesco Guidolin, si gioca l’accesso alla Champions League edizione 2012/2013 e il 28 Agosto 2012 sfida i portoghesi dello Sporting Braga nella gara decisiva.

Il cucchiaio maledetto

Il match si decide ai calci di rigore e quello decisivo tocca proprio a Maicosuel ma O Mago ha la brillante idea di calciare con il cucchiaio, erro re fatale, figuraccia e qualificazione regalata allo Sporting Braga. Il brasiiano fissa il portiere, non dà punti di riferimento ma sul più bello decide di strafare e calcia centrale, senza forza e consegnando praticamente la palla tra le braccia dell’estremo difensore. Il rigore costerà carissimo all’Udinese che nel 2014 saluterà O Mago, che tornerà in Brasile.

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