19 Gennaio 1999
Il 19 gennaio 1999 è uno di quei giorni che può cambiare la storia di un club, la Juventus non può ancora saperlo ma i ventuno miliardi delle vecchie lire versati nelle casse del Monaco, potrebbero essere l’investimento del secolo. Il 21enne attaccante francese Thierry Henry lascia il Principato di Monaco per sbarcare a Torino nella finestra di mercato invernale.
Thierry Henry e Juan Esnaider
Henry si presenta alla corte della Vecchia Signora con tante speranze ed aspettative, acquistato dalla Juventus insieme al centravanti argentino Juan Esnaider, prelevato dall’Espanyol. Una delle due punte dovrebbe sopperire alla mancanza di Alessandro Del Piero, fermo ai box per un brutto infortunio.

Fuori ruolo
La stagione maledetta della Juventus incrocia la fine del ciclo Marcello Lippi e l’inizio dell’avventura bianconera di Carlo Ancelotti. Thierry Henry è un giovane attaccante che però tratta la palla come un veterano, danza sul campo e svaria su tutto il versante offensivo. Prima Lippi e poi Ancelotti, non comprendono forse a pieno il giocatore che gioca spesso fuori ruolo, dalla fascia ad interno di centrocampo.

In prestito all’Udinese
Il francese non riesce a esaltarsi, la dirigenza mugugna e Luciano Moggi boccia categoricamente il francese, con cui il rapporto non è certo idilliaco. La Juventus pensa addirittura di girare Henry in prestito all’Udinese nella trattativa che potrebbe portare Marcio Amoroso a vestire la casacca juventina. Henry trova comunque il tempo per realizzare tre reti in ventuno partite, la doppietta contro la Lazio all’Olimpico di Roma condanna i biancocelesti, che regalano lo Scudetto al Milan, per sempre grato ad Thierry. Il gol contro il Venezia vale solo per le statistiche, tre reti sono troppo poche e l’attaccante francese non rientra più nei piani della Juventus.

London Calling
Da Londra però ci vedono lungo, quella vecchia volpe d Arsène Wenger intravede in Henry doti da gran giocatore, così nell’ Agosto del 1999 Thierry vola nel Nord di Londra per accasarsi ad Highbury, dove negli anni farà la storia dell’Arsenal, diventando uno degli attaccanti più forti di sempre. Ad Udine lo rimpiangono ancora.