Per gli amici Manuel Rui Costa
Rui Manuel César Costa, per gli amici semplicemente Manuel Rui Costa. Nasce il 29 Marzo 1972 a Lisbona, città in cui il piccolo Manuel inizia a tirare calci al pallone tra i vicoli e le viuzze della capitale portoghese. Tra i tram e i sali e scendi della capitale portoghese, il ragazzo prodigio rincorre la palla e la addomestica come pochi. Predestinato.
Benfica
Il Benfica è l’apice, la consacrazione, il sogno custodito nel cassetto del comodino. E all’età di soli sei anni Rui Costa viene notato dal grandissimo Eusébio, che intuisce subito che si è davanti ad un bambino prodigio, che a nove anni debutta nelle giovanili del club lusitano.
Il tempo delle scelte
Trequartista puro, testa alta, tocco di palla sopraffino, Manuel Rui Costa danza sul campo e con la sfera tra i piedi fa delle cose favolose, il Benfica se lo gode fino al 1994, quando per il portoghese arriva il tempo delle scelte.
Barcellona o Fiorentina?
Il 1994 è l’anno in cui Manuel è quasi un giocatore del Barcellona, ma dall’altra parte della barricata c’è una cartolina di Firenze. Il Camp Nou è un teatro dei sogni, dove Rui Costa sarebbe sicuro trascinatore dei blaugrana, ma l’Artemio Franchi chiama ad alta voce. Rui Costa, stregato dalla Serie A, decide che la sua destinazione sarà la Fiorentina, che sborsa ben 11 miliardi delle vecchie lire per assicurarsi uno dei trequartisti più forti del pianeta.
All’ombra del Ponte Vecchio
Con la casacca viola Rui Costa incanta e dispensa calcio di gran classe regalando assist a volontà, nel 1996 spinge la squadra toscana verso la conquista della Coppa Italia e nello stesso anno arriva anche il trionfo nella Supercoppa italiana, vinta dopo un’epica partita contro il Milan. Nella stagione 1998/1999 il fantasista mise a segno dieci reti in campionato, rendendosi grande protagonista del terzo posto da record della Fiorentina. La Champions League diventa il palcoscenico ideale per un campione come Manuel che anche in campo internazionale delizia e incanta portando in alto quella maglia viola che indossa dal 1994. Rui Costa eredita la fascia di capitano della Fiorentina dall’intramontabile Gabriel Omar Batistuta che si trasferisce alla Roma, e nel 2001 da capitano dalla viola conduce il club alla vittoria di un’altra Coppa Italia, ultimo trionfo prima di sbarcare a Milano, sponda rossonera.
Nostalgia
Passeggiando nei dintorni del Ponte Vecchio sembra ancora di vedere quelle maglia viola, con il nome di Rui Costa, che sbuca tra i souvenir di Firenze. Il tempo sembra essersi fermato agli anni novanta, quando il popolo dell’Artemio Franchi fremeva, tremavo e si emozionava con le giocate di Manuel, che faceva impazzire la Fiesole.
Quanta nostalgia.