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La punizione di Christian Eriksen vale molto di più

Punizione di Christian Eriksen

È passato circa un anno da quando Christian Eriksen è diventato un giocatore dell’Inter. Il talento danese, ammirato con la casacca bianca del Tottenham, aveva accettato la corte nerazzura trasferendosi a Milano. Tifosi impazziti e amanti della Serie A curiosi di vederlo all’opera nel nostro campionato. Qualche fugace apparizione e nulla più: l’anno di Eriksen (maglia numero 24) si potrebbe tranquillamente riassumere così. Eppure c’è chi pagherebbe oro per averlo in squadra, l’Inter ha sborsato una cifra che sfiora i 15 milioni di euro, l’affare perfetto. Contro ogni aspettativa il danese non gioca, dicono che non rientra nei piani dei mister, dicono che non è congeniale al modulo, dicono tante cose ed Eriksen fa il professionista, si allena, non gioca e sta zitto. Eppure ha i piedi di un artista, è in grado di fare lanci di 50 metri a occhi chiusi e di mettere la palla dove non batte il sole.

 

Punizione di Christian Eriksen – Photo by Tuttomercatoweb.com

 

Nell’ultimo derby di Coppa Italia, Eriksen ha fatto quello che fa sempre, ha giocato a due tocchi, ha verticalizzato, ha corso e si è sacrificato ma poi arriva il destino. Già il destino che a pochi minuti dalla fine ti regala una palla sulla mattonella preferita, fuori dall’area di rigore, non troppo vicino alla linea peró, perchè la palla deve fare il suo corso, la sua parabola deve scendere. E allora Eriksen prende il pallone, lo mette a terra come un geometra, lascia pure che si sistemi la barriere tanto ha già calcolato tutto. La ricorsa è quella classica, lo sguardo è fisso sul portiere, che probabilmente sente cosa sta per succedere. Parte il danese e calcia la palla con una morbidezza da folli, ma il tiro è anche forte, sembra una freccia scoccata da un arco infallibile che fa un centro perfetto. Il pallone si insacca alle spalle dell’estremo difensore, che nemmeno si muove. La rete oscilla, la palla rimane in fondo al sacco, Eriksen corre, esulta, sorride (finalmente).

 

 

 

Punizione di Christian Eriksen

Ed eccoci qua dopo un anno a commentare per giorni e giorno quel gol, a rivederlo per quattro o cinque volte ancora, cercando l’inquadratura che meglio mette in risalto il calcio di mezzo interno, con i pezzettini d’erba che svolazzano sopra il pallone. Il gesto tecnico spazza via i dubbi e le polemiche dei detrattori, perché il calcio è questo: una punizione da antologia con la palla che gonfia il sacco.

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