Antonio Marchese
Estate 1995
Era l’estate del 1995 quando il neo-presidente Massimo Moratti prese le chiavi dell’Inter, ereditando la società da Ernesto Pellegrini. La nuova campagna acquisti fu ricca e variegata: Fresi, Ganz, Centofanti, Carbone, Paul Ince, Rambert, Zanetti e un certo Roberto Carlos.
Roberto Carlos
L’Inter prelevò il terzino brasiliano dal Palmeiras e portando a Milano un giocatore che negli anni avrebbe fatto faville. Nella squadra di Ottavio Bianchi, Roberto Carlos percorreva tutta la fascia sinistra a velocità supersonica, ma non disdegnava anche il tabellione dei marcatori. Il brasiliano andò in rete ben tre volte nelle prime tre partite giocate in maglia nerazzurra.
Roy Hodgson
La squadra meneghina però fece una gran fatica a trovare un assetto tattico accettabile e a Ottobre la presidenza esonerò Bianchi, consegnando la panchina a Roy Hodgson. L’allenatore inglese prese le redini dell’Inter trasformando la squadra da capo a coda, l’ex commissario tecnico della Svizzera sbarcò a Milano con l’idea ben chiara di giocare con un 4-4-2 molto rigido. Ne fece le spese Roberto Carlos, che perse licenza di rara la fascia sinistra, infatti il terzino brasiliano giocò per diverse partite fuori ruolo, addirittura come interno di centrocampo.
Il sostituto
Nell’idea dell’allenatore nerazzurro, Roberto Carlos non sapeva difendere, fu così che nella finestra del mercato invernale Massimo Moratti accontentò Mister Roy prelevando dal Vicenda Alessandro Pistone, sostituto naturale del brasiliano. Al termine della stagione Roberto Carlos fu ceduto al Real Madrid, come è andata a finire lo sappiamo tutti.
Alessandro Pistone
Alessandro Pistone giocò con l’Inter dal 1995 al 1997 collezionando più di quaranta presenze e togliendosi anche la soddisfazione di una rete, sfiorando il trionfo in Coppa UEFA persa nella doppia finale contro i tedeschi dello Schalke 04. Dopo l’esperienza nerazzurra Pistone sbarcò in Inghilterra per vestire la maglia del Newcastle.
