Attenzione ai nomi che leggerete nelle righe che seguono
Forse per i più giovani quella che vi stiamo per raccontare è una storia ai confini della realtà, quasi da non crederci ma sedetevi comodi e aguzzate la vista perché i nomi che leggerete nelle righe che seguono vi faranno comprendere meglio come il calcio sa cambiato in maniera quasi del tutto radicale.
Una lugubre cantina di Manchester
Noi di Calcio Ultimi Romantici siamo, come si evince dal nome, degli inguaribili nostalgici del vecchio calcio di quartiere, dove gli stadi sono incastonati tra le case e il calcio è della gente. i soldi hanno inevitabilmente compromesso tutto quello che ruota intorno al mondo del pallone, ma riportando indietro le lancette del tempo abbiamo soffiato via la polvere da vecchi almanacchi accatastati in una lugubre cantina di Manchester, ubicata dove un tempo sorgeva il Maine Road, il vecchio stadio del Manchester City.
Quando il City giocava in Serie B
La squadra di Pep Guardiola è uno dei club più ricchi del mondo e negli anni siamo stati abituati ad assistere a spese folli, acquisti milionari e ingaggi faraonici. Il City può comprare chi vuole, quando vuole e non c’è giocatore che non sia passato sotto la lente di ingrandimento dei Citizens. Ma prima dell’avvento degli sceicchi nei sobborghi di Manchester tirava un’altra aria e i tifosi si accontentavano anche solo di giocare in Premier League, sì proprio così. Basti pensare a cavallo tra la fine degli anni novata e l’inizio degli anni duemila il Manchester City giocava in in quella che tutti conoscono come la Serie B inglese, altri tempi, altro calcio.

La stagione 2007/2008
L’ultima annata del piccolo grande City prima dell’avvento degli sceicchi fu la stagione 2007/2008, quella dell’avvento dell’ex Primo Ministro thailandese Thaksin Shinawatra, che acquistò i Citizens nel giugno 2007 con l’idea chiara di fare grande il club. Quella squadra, all’epoca allenata da Sven-Goran Erikson, iniziava a costruire mattoncino dopo mattoncino quella che negli anni sarebbe diventata una super squadra.
La formazioni del City
A leggere la formazione di quel Manchester City vengono i brividi: nel 4-2-3-1 dell’allenatore svedese tra i pali c’era un giovane Hart, difesa rocciosa con Corluka, Dunne, Richards e Ball; sulla mediana agivano Hamann e Gelson Fernandes, Ireland, Petrov ed Elano giocavano dietro all’unica punta Vassell. Le alternative in attacco non mancavano con Valeri Božinov e Rolando Bianchi (con la maglia numero 10) erano considerati panchinari di lusso.

Robinho e Carlos Tévez
La squadra allenata da Sven-Göran Eriksson riuscì solo da arrivare in nona posizione in Premier, il Presidente Thaksin Shinawatra fu coinvolto in uno scandalo politico in Thailandia e il club fu inevitabilmente messo in vendita. I tifosi non potevano ancora saperlo ma la Abu Dhabi United Group di proprietà del Principe Mansur bin Zayd Al Nahyan decise di acquistare il Manchester City. I primi investimenti sul mercato furono il talento brasiliano Robinho e Carlos Tévez, Il resto è storia abbastanza recente.