21 Gennaio 1970
Nasce in Croazia, a Macarsca, il 21 Gennaio 1970. Attaccante di razza, bomber vero che ha girato l’Europa. Francia, Inghilterra e anche la nostra Serie A.Alen Bokšić è stato assoluto protagonista del campionato italiano di metà anni novanta.
Il sogno di Alen
Il sogno di Alen è quello di giocare a pallone e tra le strade di Marcasca sogna il domani, in uno stadio vero con il pubblico estasiato che applaude ed esulta per le sue giocate. Il debutto da professionista arriva nel 1987 tra le file dell Hajduk Spalato dove Bokšić gioca per quattro anni collezionando 27 reti.
Francia
Nel 1991 arriva l’offerta del Cannes e l’attaccante croato sale sul primo treno per la Francia per non perdere una buona occasione e potersi mettere in mostra in un’altra realtà. L’esperienza con il Cannes si rivela un buco nell’acqua e Alen gioca poco, ma miseria di una sola partita. Il Marsiglia crede però che Alen Bokšić possa essere l’uomo giusto e decide di acquistarne il cartellino, il bomber ripaga la fiducia mettendo a segno ben 23 gol in 37 partite, confermandosi capocannoniere e togliendosi anche altre grandi soddisfazione con la vittoria del campionato francese (revocato) e la Coppa dei Campioni vinta nella finale contro il Milan.
Tra le strade di Macarsca
Alen Bokšić incanta, segna e delizia la platea proprio come era nei suoi sogni quando giocava tra le strade di Macarsca. L’attaccante del Marsiglia è un serio candidato alla vittoria del Pallone d’Oro, ma arriva quarto alle spalle di tre mostri sacri come Roberto Baggio, Dennis Bergkamp ed Éric Cantona.
Roma
Nel novembre 1993 arriva una telefonata da Roma e Alen Bokšić decide di cambiare aria, salutare il Marsiglia e accasarsi alla Lazio. Con la casacca della squadra capitolina il croato non impressiona, segna poco e i rapporti con il tecnico Zdeněk Zeman non sono idilliaci. I diciannove gol in tre anni non valgono i quindici miliardi dell’investimento con cui la Lazio lo ha strappato al Marsiglia.
Torino
Da Roma a Torino e Alan arriva alla Juventus che lo acquista nel 1996 per una cifra vicina ai 14 miliardi delle vecchie lire. Anche con la maglia bianconera il croato sembra aver perso il senso de gol che lo aveva contraddistinto in Francia, ma Bokšić vince comunque una Coppa Intercontinentale, la Supercoppa UEFA e lo Scudetto. Gli infortuni sono all’ordine del giorno e le sette ret messe a segno dal bomber sono poche per avere una conferma che non arriva e così Bokšić torna a Roma per la sua seconda vita in biancoceleste.
La Lazio nel 1997 lo ricompra a peso d’oro, 25 miliardi, ma questa volta Alen segna con più regolarità e nonostante il bruttissimo infortunio che gli fa saltare il Mondiale di Francia ‘98, con Lazio si toglie parecchie soddisfazioni vincendo due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Supercoppa europea, una Coppa delle Coppe e uno Scudetto.
Inghilterra
Le sue 43 reti totali con la casacca laziale spingono gli inglesi del Middlesbrough (anno 2000) a investire su di lui. Con il Boro arrivano 22 reti in tre anni e nel 2003 arriva il giorno in cui il croato annuncia il suo ritiro. Francia, Italia, Inghilterra, con la Croazia in origine e sempre nel cuore. L’esperienza marsigliese è quella che sicuramente lo ha consacrato al grande calcio europeo, la Serie A lo ha ridimensionato ma l’esperienza in terra d’Albione ha aggiunto al suo curriculum quel qualcosa in più. Giocatore che ha realizzato 143 reti in carriera con sei maglie diverse. Lui, che tra le strade di Macarsca, aveva quel sogno nel cassetto, ha aperto il comodino e ha realizzato quel sogno.