Il gol della vita con lo United
Appena senti pronunciare Teddy Sheringham viene subito in mente quel gol all’ultimo respiro, il 26 Maggio 1999 al minuto 91 nella finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Prima della zampata di Teddy al Camp Nou c’è una vita intera e una prima parte di carriera che lanciò l’attaccante inglese alla conquista del Treble con la casacca dei Red Devils. Londinese doc iniziò a tirare i primi calci da professionista con la maglia del Redbridge Forest, per poi passare al Millwall nel 1983.
L’esperienza al Millwall
Con la maglia dei Lions arrivarono solamente sette presenze condite da una rete. Teddy, seppur per un breve periodo, lasciò l’Inghilterra per andar a fare esperienza altrove con la maglia del Djurgarden (club di Stoccolma) e rientrato dalla Svezia rientrò al Millwall. Più maturo e con esperienza alle spalle Sheringham incantò i fans dei Lions e accese la platea del The Den, in sei stagioni con la maglia blu navy dei londoners Teddy realizzò la bellezza di 92 reti in 214 partite. Niente male. Un futuro lontano da Londra iniziò a materializzarsi quando il Nottingham Forest mise gli occhi sul giocatore, che decise di cambiare maglia e si accordò con il club dei Garibaldini. Era la tagione 1991/1992 e il City Ground ribolliva come una pentola a pressione, Teddy timbrò il cartellino 14 volte, reti che dopo quell’annata gli valsero l’interesse del Tottenham.
Il trasferimento a Londra Nord
Nel 1992 Teddy firmò con gli Spurs, che in avanti avevano l’imbarazzo della scelta, infatti oltre al nuovo acquisto Sheringham, il club del North-London vantava un attacco di tutto rispetto con Gordon Durie, Ronny Rosenthal, Chris Armstronge e quel Jürgen Klinsmann che affermò di non aver mai giocato con un compagno d’attacco come Sheringham, giocatore con una di estrema intelligente con una visione di gioco superiore. Teddy faceva impazzire White Hart Lane a suon di gol e nella stagione 1993/1994 fu anche capocannoniere della squadra con 14 marcature. Grazie ai gol di Teddy gli Spurs riuscirono ad evitare la retrocessione per un soffio. L’annata 1994/1995 fu quella della grande coppia Jürgen Klinsmann-Teddy Sheringham in cui i tifosi Spurs sognarono sino ai quarti di finale di Fa Cup, in cui la premiata ditta infiammò i tifodi Spurs sugli spalti di Anfield Road.
Old Trafford era il posto giusto
Il Tottenham vinse 2-1 in casa del Liverpool, con il gol del pareggio targato proprio Sheringham (che indossava quell’affascinate maglia numero 10). Era l’11 Marzo 1995 in un Anfield stracolmo fino all’orlo i padroni di casa passarono in vantaggio con il solito Fowler, al 45′ Klinsmann stoppò palla al limite dell’area avversaria, arrivò a rimorchio Teddy che a giro mise la sfera sotto il sette. Per la cronaca gli Spurs realizzarono la rete del definitivo 2-1 al 90esimo proprio con il gemello del gol Klinsmann. Sheringham divenne l’idolo di White Hart Lane con 76 reti in 166 partite dal 1992 al 1997. E fu proprio nel Giugno di quell’anno che nel Nord di Londra squillò il telefono, dall’altra parte della cornetta c’era un emissario del Manchester United che mise sul piatto una cifra vicina ai tre miliardi di sterline. I Red Devils erano alla ricerca di un erede di Éric Cantona. Sheringham all’età di 31 anni non aveva ancora vinto nessun trofeo importante e Old Trafford sembrava proprio il palcoscenico adatto. Così fu…ma questa è un’altra storia.