Il sabato del villaggio
Mercoledì 8 Aprile 2003 l’Inghilterra si sveglia con la solita aria frizzantina e a Manchester in particolare la sveglia suono all’alba. Gli uccelli canticchiano e gli operai salgono suo primi treni per dirigersi in fabbrica e adempiere al proprio dovere.
I Pub aprono presto le serrande, le birre locali pronte ad essere stappate e le pies ben tenute al caldo per la serata che verrà. Le prime luci del mattino si riflettono sulle finestre delle vecchie case, un po’ come nel “Sabato del Villaggio” diGiacomo Leopardi, la città di Manchester si prepara alla partita del secolo.
La partita della vita
Old Trafford si prepara ad accendere i riflettori per ospitare il Quarto di Finale di ritorno di Champions League che mette dinnanzi i padroni di casa del Manchester United e il Real Madrid, che al Santiago Bernabeu si impose per 3-1. Partita della verità in Terra d’Albione con lo United obbligato a fare la partita della vita.

Le formazioni
A leggere le formazione viene la pelle d’oca, il numero di campioni in campo è una cosa impressionante.
Manchester United: Barthez, Brown, Ferdinand, Silvestre, O’Shea, Butt, Keane, Veron, Solskjaer, Giggs, Van Nisterlrooy
Allenatore Sir Alex Ferguson
Real Madrid: Casillas, Hierro, Helguera, Roberto Carlos, Salgado, Makelele, McManaman, Guti, Zidane, Figo e Ronaldo
Allenatore Vicente Del Bosque
Ronaldo timbra il cartellino
Stadio ovviamente esaurito in ogni ordine di posto, atmosfera unica, tensione che si taglia con il coltello. Il match si infiamma subito e Ronaldo timbra il cartellino al 12’ sbloccando il punteggio a favore del Real. Il fenomeno scatta sul filo del fuorigioco, brucia in velocità il marcatore, si defila e lascia partire un destro che fulmina Barthez, conclusione forse non irresistibile ma che beffa il portiere francese.
Pareggio di Van Nisterlrooy
In chiusura di primo tempo arriva il pareggio dei Red Devils con l’olandese Van Nisterlrooy che approfitta di un rimpallo favorevole dopo uno contrasto tra il compagno di squadra Solskjaer e il portiere avversario.

Doppietta del Fenomeno
La ripresa si apre con la doppietta del numero 11, Ronaldo, che chiude un triangolo da meraviglia, ultimo prezioso tocco di Roberto Carlos che mette ilFenomeno davanti alla porta, Ronaldo deve solo spingere dentro da pochi metri. Nuovo vantaggio degli spagnoli.
Iván Helguera
Passano due minuti e Veron fa ammattire la difesa del Real Madrid, Iván Helguera va in confusione e mette nella propria porta, rendendosi protagonista di una goffa autorete. I tifosi di casa ci sperano ancora.
Ronaldo, e sono tre
A spegnere peró i facili entusiasmi degli inglesi ci pensa ancora Ronaldo, sempre lui, con una conclusione da fuori area al 59’ che lascia di sasso Barthez. Palla che gonfia la rete e si infila dove non batte il sole. Lo sguardo del portiere la dice lunga.
David Beckham dalla mattonella
Sir Alex Ferguson butta nella mischia David Beckham cercando il tutto per tutto, lo Spice Boy ci mette poco a farsi rimpiangere e al 71’ fa 3-3 con una punizione da cineteca che riaccende qualche timido entusiasmo.
Le statistiche
Il Real controlla il gioco, lo United cerca qualche pertugio ma la qualificazione è ormai compromesse e la rete ancora di Beckham all’85’ vale solo per le statistiche. Il numero 7 mette dentro in scivolata proprio sulla linea di porta, dopo una serie di rimpalli. La doppietta di Beckham risulta inutile ai fini del match.
4-3
Finisce 4-3 in favore dei Red Devils ma ad andare in semifinale è il Real Madrid di Ronaldo e compagni. Partita spettacolare di un livello e di un’intensità clamorosa con tanti campioni che hanno deliziato la platea di Old Trafford. Una delle due squadre dove uscire per forza dalla contesa, ma a detta di tutti quella sera vinse il calcio.