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L’Udinese romantica di Oliver Bierhoff e Marcio Amoroso

 

 

Lacrimoni

Turci, Pierini, Calori, Bertotto, Bachini, Walem, Helveg , Giannihedda, Poggi, Amoroso, Bierhoff. Leggendo questa formazione scendono i lacrimoni e ripensando al magico 4-3-3 dell’Udinese di Alberto Zaccheroni le lacrime non si placano di certo.

 

Giugno1 1995

Era il Giugno del 1995 quando fu annunciato Alberto Zaccheroni come nuovo allenatore dell’Udinese. Esordiente assoluto in Serie A con l’esperienza del Cosenza alle spalle e un metodo di calcio in evoluzione, ovvero squadra votata all’attacco con licenza di offendere. Era l’Udinese di Giannichedda, Stroppa e l’ex interista Shalimov, che il mister di Meldola stava plasmando a dovere.

Oliver Bierhoff con la maglia dell’Udinese – Photo by Udinese.it

Oliver Bierhoff

Zac, come lo chiamavano affettuosamente i tifosi friulani poteva anche contare su un reparto avanzato di tutto rispetto formato da Paolo Poggi e il tedesco (ex Ascoli) Oliver Bierhoff, bomber da 18 reti alla prima stagione in maglia bianconera e assoluta rivelazione del campionato di Serie A. L’Udinese dispensò calcio nel girone d’andata posizionandosi costantemente nella colonnina di sinistra della classifica, ma terminando la stagione con appena 41 punti all’attivo, causa un calo nel finale di stagione. L’attaccante tedesco, in virtù delle reti messe a segno con la casacca friulana, si guadagnò anche la convocazione in nazionale e mise a segno la rete decisiva nella finale degli Europei inglesi, nella finale tra Germania e Repubblica Ceca.

Marcio Amoroso con la maglia dell’udinese – Photo by tuttoudinese.it

Marcio Amoroso

L’estate del 1996 portò in serbo una sorpresa e il presidente Pozzo decise di fare la spesa oltreoceano, infatti dal Flamengo arrivò l’attaccante ventiduenne (consigliato dal grande Zico) Marcio Amoroso. La stagione non iniziò nel migliore dei modi, poiché all’infortunio del portierone Turci, seguì lo stop di Oliver Bierhoff che si fece male in una partita giocata contro il Parma. Alberto Zaccheroni buttò nella mischia il giovane Clementi, lasciando ancora ai box il neo-acquisto Marcio Amoroso. L’ex Flamengo non trovava spazio e Zaccheroni continuò a relegarlo in panchina. Amoroso chiese senza mezzi termini la cessione e fu ad un passo dal trasferimento al Valencia, ma la proprietà bloccò di netto qualsiasi trattativa sul nascere. La grande possibilità per Amoroso arrivò con l’infortunio di Cementi che spalancò le porte del campo all’attaccante brasiliano. Doppietta all’esordio contro la Fiorentina, primo gol di una lunga serie con la maglia friulana.

Terzo posto

Era l’Udinese che stava gettando le basi per la grande impresa della stagione 1997/1998, quella del terzo posto in campionato e delle Coppe europee, ma questa storia ve la racconteremo un’altra volta.

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