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La rivincita dei Gemelli del gol

Lacrime

Dal dischetto si presenta Saka che sta per calciare il rigore decisivo che potrebbe decidere l’Europeo. Donnarumma si distende alla propria sinistra e respinge la conclusione. Roberto Mancini e Gianluca Vialli si lasciano andare ad un lungo abbraccio, scorrono lacrime, sono lacrime di gioia perché l’Italia è Campione d’Europa.

Gianluca Vialli e Roberto Mancini – Photo by Eurosport.it

Sogni infranti

Le stesse lacrime versate in quello stesso stadio il 20 Maggio 1992, nel vecchio Wembley che ospitò la Finale di Coppa dei Campioni tra Sampdoria e Barcellona. Il sogno blucerchiato fu mandato in frantumi dalla punizione di Koeman al centododicesimo minuto dei tempi supplementari.

Vialli e Mancini ai tempi della Sampdoria – Photo by Italy 24 Newsmanini

Ne mancano ancora tre

Dopo l’Ottavo di Finale vinto contro l’Austria sempre a Wembley, Roberto Mancini rispose a chi gli chiedeva se il passaggio ai Quarti di Finale avesse in qualche modo compensato la sconfitta di quel 20 Maggio 1992. Il Mancio aveva già le idee chiare: “Se ci siamo ripresi qualcosa in questo stadio? No, è ancora lunga. Ne mancano tre per riprenderci quella notte”.

Con gli interessi

L’Italia di strada ne ha fatta, eliminando Belgio e Spagna, per poi presentarsi alla finale e battere l’Inghilterra tra le mura di Sua Maestà. Roberto e Gianluca si sono ripresi più di qualcosa, si sono ripresi tutto, con gli interessi.

La dedica

Nella conferenza stampa post-gara, un giornalista ha chiesto a Mancini se ci fosse in qualcuno in particolare a cui avrebbe voluto dedicare la vittoria della nazionale e Roberto, visibilmente commosso, ha voluto dedicare la vittoria al grande ed ex presidente blucerchiato Paolo Mantovani.

Un abbraccio lungo 29 anni

Vialli e Mancini, i gemelli del gol si sono ritrovati a ricondividere le ansie e le tensioni di quella maledetta fiale contro il Barcellona, uno di fianco all’altro. Ma questa volta il Dio del calcio ha spostato gli equilibri e ha restituito ai due amici la gioia di un abbraccio lungo ventinove anni.

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