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Il Nottingham Forest dei miracoli di Brian Clough

Brian Clough (storico allenatore del Nottingham Forest) - Photo by The Guardian

 

I ragazzi di Brian Clough

 

Vi siete mai chiesti se esistano i miracoli? Sedetevi comodi e preparatevi a leggere una delle storie più belle mai raccontate, perché il Nottingham Forest di Brian Clough è la dimostrazione che i miracoli esistono e come.

Il Forest non era certo un club di blasone e dopo una serie di annate trascorse a giocare nelle serie minori, nel 1976 arrivò la tanto sognata promozione in First Division, oggi conosciuta come Premier League. Al primo anno nel massimo campionato inglese il Forest vinse il titolo. Incredibile ma vero. Il Nottingham Forrest di Clough si qualificò all’edizione successiva della Coppa dei Campioni, che gli inglesi si prepararono ad affrontare con una squadra rocciosa che faceva della corsa e sacrificio le armi migliori. Tra i pali c’era Peter Shilton, la difesa era guidata da Kenny Burns e Viv Anderson, primo giocatore di colore a vestire la maglia della Nazionale inglese, a centrocampo cabina di regia affidata ai piedi di Martin O’Neill, affiancato da Archie Germill e John Robertson, i due terminali d’attacco erano Peter Withe e Tony Woodcock.

L’inconfondibile ironia di Brian Clough, unita al genio dell’allenatore scatenò nell’aria qualcosa di magico.

 

 

Trevor-Francis realizza la rete decisiva del Forest nella finale di Coppa dei Campioni – Photo by Economist

 

 

La Coppa dei Campioni

 

La Coppa dei Campioni edizione 1978/1979 regalò subito una sfida tra connazionali e il Forest si trovò al cospetto del grande Liverpool, sconfitto a sorpresa dalla squadra di Clough. Dopo la vittoria ai danni dei Reds i primi ammiratori del club di Nottingham iniziarono a tessere le lodi della squadra, che iniziò una cavalcata epica. Gli Ottavi di finale proposero un’affascinante sfida contro l’AEK Atene (1-2 all’andata e 5-1 nel match di ritorno), ai Quarti il Forest si sbarazzò degli svizzeri del Grasshopper (4-1 nella gara di andata e 1-1- al ritorno). Il Forest dei miracoli non si ferma più e i tifosi inglesi iniziarono a prendere confidenza con il pensiero dolce e leggiadro che la squadra di Clouch potesse arrivare in fondo alla competizione. Le semifinali furono lo spartiacque che separava il Forest dalla finale, che si sarebbe giocata in Germania. L’avversario era il Colonia ed era forse la squadra più difficile da affrontare poiché i tedeschi avevano venduto cara la pelle su tutti i campi e anche al City Ground non avrebbero tirato indietro la gamba, ad ogni contrasto. All’andata terminò 3-3, mentre al ritorno i Forest se la cavarono con una vittoria di misura e si guadagnarono il diritto a giocare la finalissima della Coppa dei Campioni: Un sogno.

 

 

Il Nottingham Forest che vinse la Coppa dei Campioni contro il Malmo – Photo by Twitter.com

30 Maggio 1979

 

Il 30 Maggio 1979 si giocò in un Olympiastadion di Monaco di Baviera strapieno, con gli inglesi che si trovarono dinnanzi gli svedesi del Malmo, squadra granitica e rocciosa con delle individualità da non sottovalutare. La squadra di Brian Clough giocò una partita saggia e pazientando parecchio prima di trovare la rete della vita, che portò la firma di Trevor Francis. Il Nottingham Forest era sul tetto d’Europa ed era già bellissimo così, ma attenzione perché i ragazzi di Clough ci presero gusto. La fame di vittorie spinse i ragazzi di Clough a compiere un’altra grande impresa anche nella stagione successiva, ma questa è un’altra storia.

 

 

Concludiamo questa storia straordinaria dicendo che il Nottingham Forest è l’unica squadra europea ad avere in bacheca più Coppe dei Campioni che titoli nazionali. Più romantico di così…

 

 

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