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Il Newcastle di Alan Shearer

Alan Shearer con la maglia del Newcastle - Photo by Newcastle Toons

Lassù nel Nord dell’Inghilterra

L’Inghilterra è sempre stata patria e terra di grandi centravanti e goleador ma quel biondo attaccante era diverso dagli altri. Fare gol era il suo mestiere e da vero bomber il pezzo forte era l’esultanza, con quel braccio alzato che te lo faceva distinguere anche dal terzo anello di uno stadio. La mano aperta, il sorriso e quel braccio che si alzava verso ii cielo ogni qual volta Alan Shearer gonfiava la rete. Nel 1996 il ragazzo di Gosforth disse addio al Blackburn, con cui aveva vinto uno storico titolo, per sbarcare a Newcastle, lassù nel Nord dell’Inghilterra, dove ache d’estate si va allo stadio con il cappotto.

Esultanza di Alan Shearer - Photo by The Sun.co.uk
Esultanza di Alan Shearer – Photo by The Sun.co.uk

Il numero 9 sulle spalle

Shearer in fondo ci aveva sempre sperato di giocare con la maglia bianconera delle Magpies e, già dalla tenera età, lui ambiva a quel numero 9 sulle spalle, simbolo dell’attaccante principe e del bomber di razza dell’area di rigore. Quando i compagni di scuola guardavano i cartoni animati, Alan aveva già in mente cosa fare da grande e vestire la casacca del Newcastle era in cima alla lista delle cose da fare in età adulta.

Il Manchester United

Alan ad un certo punto della trattativa si inserì con prepotenza il glorioso Manchester United, tanto da arrivare ad avere un accordo di massima con Sir Alex Ferguson, che lo chiese espressamente alla dirigenza dei Red Devils. Dalle parti di Old Trafford era già pronta la scrivania con la penna e un contratto pre-compilato, nello store dello United si pensava già a quante divise si sarebbero vendute. Il passaggio ai Diavoli Rossi era imminente.

Alan Shearer con la maglia del Newcastle - Photo by Newcastle Toons
Alan Shearer con la maglia del Newcastle – Photo by Newcastle Toons

 

Il gran rifiuto

Shearer non era convinto. La passione e l’ardore del centravanti inglese scavalcava i contratti milionari e l’importanza di un club, perché il Newcastle era il Newcastle. La  chiamata di Kevin Keegan, all’epoca allenatore delle Magpies, ruppe gli indugi e spostò in maniera decisiva l’ago della bilancia. I Red Devils premevano sull’acceleratore e cercarono a tutti i costi di assicurarsi il cartellino del bomber inglese, ma il cuore di Alan batteva per quella squadra dalla maglia bianconera. Fu così che una mattina Shearer alzò la cornetta e richiamò Keegan: “Sai che c’è? Vengo al Newcastle

 

La squadra per cui fai il tifo da bambino

La squadra per cui fai il tifo da bambino è sempre qualcosa di speciale e giocarci è un sogno che si avvera. Segnare con quella maglia ha un fascino particolare e Alan questo lo sapeva bene. Il resto è storia: le esultanze con quel braccio destro alzato e mano aperta, le corse a grandi falcate sul prato di St.James’ Park, le reti, le giocate e la folla del Newcastle che conserva, ancora oggi, il ricordo dell’uomo simbolo di un’era è per tutti è il Newcastle di Alan Shearer.

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