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Dennis Bergkamp, giocare a pallone tra i canali di Amsterdam

Pane amore e fantasia

Dennis Bergkamp è l’incarnazione della classe innata. Giocatore sublime che danzava con il pallone tra i piedi e lasciava a bocca aperta compagni ed avversari. Le giocate da cineteca e i numeri da prestigiatore fecero innamorare l’esigente pubblico dell’Arsenal, che ancora oggi custodisce il ricordo di quel biondo olandese, tutto pane amore e fantasia.

I canali di Amsterdam

Giocare a pallone per le strade di Amsterdam con il rischio che la palla finisse in uno dei tanti canali. Lo sa bene Dennis Bergkamp che anni fa raccontava il suo primo approccio con quel meraviglioso sport chiamato calcio.

 

Dennis Berkamp con la maglia della nazionale olandese – Photo by Colgadosporefutbol.com

La mattonella preferita

La maggior parte del tempo lo passavo da solo. Calciavo il pallone contro il muro per vedere come rimbalzava, come mi tornava indietro, per poi controllarlo. La trovato una cosa interessante e lo facevo in maniera differente: prima con un piede, poi con l’altro, poi cercavo di scoprire nuove cose, come l’interno del piede, l’esterno, i lacci; poi cercavo di controllare il ritmo, accelerando, rallentando e via così. A volte miravo un certo mattone, a volte un palo; destro, sinistro, dare rotazione, e così via facendo. Non ero certo ossessionato, ero semplicemente intrigato da come la palla si muoveva, da come funzionava la rotazione e da cosa potevi farci con la rotazione.

Idoli e fonti d’ispirazione

La famiglia era appassionata di calcio a tal punto da chiamarlo Dennis in onore di Denis Law, grande leggenda del calcio inglese e Pallone d’Oro 1964. Bergkamp ha sempre avuto come idolo quel Glenn Hoddle che fu mezzala del Tottenham e allenatore Nazionale inglese.

Come ai vecchi tempi

Bergkamp inizia la carriera nei lancieri dell’Ajax in cui esordisce nella stagione 1986/1987, facendo subito intravedere sprazzi di grande calcio. Bergkamp diventa in poco tempo uno dei giocatori più rappresentativi dell’Ajax vincendo la classifica dei cannonieri per ben tre anni di fila. La sua carriera passe3rà da Milano ma l’Inter non lo valorizzerà a dovere e l’olandese che aveva paura di volare troverà pace in quel di Londra, con la prestigiosa maglia dei Gunners dove spesso si esibirà in gol meravigliosi e giocate d’alta scuola, proprio come faceva tra i canali di Amsterdam.

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