in , ,

Da 0-2 a 3-2, la pazzesca rimonta dell’Inter contro la Sampdoria

Esultanza di Recoba dopo la pazza rimonta contro la Sampdoria - Photo by Inter.it

Domenica 9 Gennaio 2005

Domenica 9 Gennaio 2005 allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano va in scena una delle partite più pazze della storia della Serie A. L’Inter allenata da Roberto Mancini fatica e non poco in una stagione complicata, dove i giornali e l’opinione pubblica non fanno sconti. I nerazzurri sono afflitti dalla pareggite e non riescono a rimanere attaccati alla testa della classifica, coltivando così speranza Scudetto.

La Sampdoria

I padroni di casa se la vedono con la Sampdoria che non è certo sbarcata a San Siro per una gita di piacere ma per vendere cara la pelle e lottare sino al novantesimo. I nerazzurri giocano con il fiato sul collo anche dei propri tifosi che mugugnano ad ogni passato sbagliato, infatti la situazione di classifica non è delle più rosee e l’esigente pubblico milanese sembra aver terminato la pazienza da tempo.

Tonetto e Kutuzov

I blucerchiati rendono ancora più austera l’atmosfera a San Siro che assiste all’uno-due firmato Tonetto e Kutuzov. Il vantaggio della squadra genovese arriva al 44’ proprio quando le due formazioni sono già con la testa negli spogliatoi. Il raddoppio sampdoriano è una doccia gelata e giunge all’83, come una sentenza.

https://www.youtube.com/watch?v=qjboWrv_330

San Siro si svuota

Per i tifosi e troppo e lentamente San Siro inizia a svuotarsi complice la delusione. L’Inter prova il tutto il tutto e si affida ai due nuovi entrati, Oba Oba Martins buttato nella mischia al posto di Cristiano Zanetti e Alvaro Recoba che ha rilevato un Adriano sottotono.

Esultanza di Recoba dopo la pazza rimonta contro la Sampdoria – Photo by Inter.it

Il preludio

Il settore dove sono sistemati i tifosi della Samp canta a festa, mentre il pubblico interista inveisce contro la propria squadra sotto d due gol a tre minuti dal novantesimo. Recoba prova a scuotere la platea ma la sua conclusione da fuori incoccia contro il palo, gettando definitivamente alle ortiche la possibilità di ritornare in partita. E invece…

Oba Oba Martins e la rimonta sulla Sampdoria nel 2005 – Photo by Inter.it

Oba Oba Martins

Minuto 88: la Pazza Inter non demorde e i difensori della Sampdoria non riescono a evitare che Martins si incunei come un coltello nel burro. Oba Oba controllo, dribbla, ubriaca i difensori e di punta mette alle spalle di Antonioli. Sembra quasi una rete da calcio a cinque, conquistata con il sacrifico di chi non molla mai e non vuole smettere di giocare la partita L’Inter accorcia le distanze ma rimane troppo poco tempo.

La Pazza Inter rimonr
ta tre gol alla Sampdoria – Photo by Inter.it

La campanella

Per i blucerchiati suona la campanella, l’intervallo è finito e bisogna tornare in classe per portare a termine la lezione e conseguire il voto alto in pagella. I tre punti sono l’obiettivo.

Novellino, prudente e veggente, toglie dal campo Flachi e mette dentro il roccioso difensore Carrozzieri, non si sa mai.

Minuto 89: l’Inter pressa, spinge, costruisce e tesse trame di gioco offensive come non ha fatto nei restanti ottantanove minuti. I nerazzurri guadagnano un calcio di punizione, la palla capita sui piedi del greco tutto pane amore fantasia, Karagounis, che mette in mezzo con un traversone insidioso; Dejan Stankovic prova a deviare in porta ma non ci arriva, il più lesto però è Bobo Vieri che prova a fare da sponda per l’accorrente Recoba. El Cino arriva dalle retrovie a fari spenti e carica il sinistro, miracolo di Antonioli.

L’Inter ci crede

Il pubblico sembra ricredersi, timidamente. Scocca il novantesimo e i ragazzi di Roberto Mancini vogliono almeno il pareggio. Mischia in area sampdoriana con un pallone alzato a campanile rimesso in mezzo e corretto in porta da Christian Vieri. I difensori ospiti non riescono a evitare che Bobo-gol trovi la porta e la rete si gonfia. San Siro esplode. Il pareggio è un miracolo, Mancini si aggiusta il ciuffo e l’Inter ci crede.

 

Fortino blucerchiato

Partita folle, ma San Siro non ha ancora visto niente. I padroni di casa ci fanno un pensierino e si riversano in avanti alla ricerca del gol che farebbe tracimare lo stadio in un tripudio folle. Al minuto 93 i nerazzurri provano gli ultimi disperati tentativi con la difesa della Doria che erge un vero e proprio fortino dinanzi la porta di Antonioli.

Il tempo si blocca

Le lancette del cronometro scorrono veloci ma al novantaduesimo rintocco e venti secondo i tempo si blocca. Javier Zanetti porta a spasso un paio di avversari con la sua caratteristica andatura, l’argentino smista poi per l’accorrente Stankovic, che forse per un attimo pensa al tiro ma poi apparecchia la tavola per Recoba, che carica il sinistro.

Apoteosi

Tiro perfetto, come ai bei tempi contro il Brescia. Palla imparabile con Antonioli che avrebbe bisogno dei super poteri. La sfera buca il muro della Samp e gonfia la rete del Meazza, che incredulo, s lascia andare a un boato fragoroso che infrange la barriera del suono. Roberto Macini salta dalla panchina, esulta e pizzica i tifosi del primo anello che gli avevano dato addosso per quasi tutta la partita. La rimonta è completata, l’Inter vince 3-2. Apoteosi.

What do you think?

Il primo gol di Andriy Shevchenko con la maglia del Milan

Sfida tra brasiliani: Ronaldinho contro Julio Cesar nel derby di Milano