Il 23 Maggio 1990 allo stadio Prater di Vienna va in scena una delle finali più affascinanti della Coppa dei Campioni. Il Milan di Arrigo Sacchi si contende lo scettro con i portoghesi del Benfica, in quella che si preannuncia una partita al cardiopalma.
Atmosfera delle grandi occasioni
Quasi 60mila spettatori che riempiono in ogni ordine di posto l’impianto austriaco, atmosfera delle grandi occasioni e il fischietto Helmut Kohl a dirigere una partita ad alta intensità, che non si prospetta affatto semplice.
Le formazioni
Milan: Giovanni Galli, Mauro Tassotti, Paolo Maldini, Angelo Colombo, Alessandro Costacurta, Franco Baresi (capitano), Carlo Ancelotti, Frank Rijkaard, Alberico Evani, Marco van Basten, Ruud Gullit
Benfica: Silvino Louro (capitano), José Carlos, Ricardo Gomes, Samuel Quina, Aldair, Jonas Thern, Vítor Paneira, António Pacheco, Hernâni Neves, Valdo Filho, Mats Magnusson

Ventisette anni dopo
Il Milan e il Benfica tornano a sfidarsi in una finale europea ben ventisette anni dopo, riavvolgendo il nastro della memoria e riportando indietro nel tempo centinaia di migliaia di appassionati che in quella notte di Vienna fremono per assistere alla partita che vale una stagione.
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Prima frazione
Primo tempo avaro di emozioni con il Milan che prova tessere trame di gioco con il trio di olandesi che provano più volte a scardinare la difesa avversaria. Il Benfica, dal canto suo, prova a contenere le folate avversarie per poi ripartire in contropiede e tentare di sorprendere la squadra milanese.
Milan a trazione anteriore
Il copione della ripresa vive sulla falsa riga di quello recitato nella prima frazione, ma verso la metà di tempo il Milan prova il colpaccio con Marco van Basten, che però trova sulla sua strada un ottimo Silvino Louro che nega la gioia del gol. Rossoneri sempre più insistenti, ma la difesa portoghese resiste e si chiude a riccio per evitare il peggio.

Frank Rijkaard
Al minuto sessantasette però arriva la svolta del match. Marco van Basten, incontenibile, vede il movimento di un compagno con la coda dell’occhio e prova servirlo in profondità, palla calibrata alla perfezione che supera la difesa avversaria. Il connazionale Frank Rijkaard trova davanti a se un corridoio e si involta tutto solo verso la porta avversaria, l’olandese non si lascia ipnotizzare sul più bello, rimane freddo al punto giusto e mette in rete.
Rete decisiva
La rete è decisiva ai fini del match, che sul finire di tempo vive un paio di sussulti ma il Benfica desiste e non riesce a trovare la via del pareggio. Il Milan conserva abilmente il possesso pala, non si scopre e conduce in porto l’1-0 che vale la conquista della Coppa dei Campioni.