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12 settembre 2012: il primo gol di Lorenzo Insigne con la maglia del Napoli

12 settembre 2012

Il 12 settembre 2012 è un giorno speciale, che Lorenzo Insigne ha cerchiato in rosso sul calendario. Lui, il ragazzino nato a Napoli realizza la prima rete con la maglia della sua città. Ecco perché da quel 12 settembre “Lorenzo il magnifico” è entrato di diritto nei cuori dei tifosi partenopei. Un numero 10 che non ha il numero 10, perché la maglia sacra di Diego non si tocca. Un funambolo della trequarti a cui piace defilarsi sulla fascia, convergere e provare a mettere la palla sul palo lungo, un po’ come faceva Alessandro Del Piero ai bei tempi. Giocatore spesso discusso, ma mai banale e che da quel giorno si è sempre assunto le proprie responsabilità.

Lorenzo Insigne con la maglia del Pescara – Photo by Sky Sport

24 gennaio 2010

Il 2006 è l’anno della svolta e il Napoli decide di investire 1.500 euro circa su quel ragazzino quindicenne che gioca nell’Olimpia Sant’Arpino. La primavera del Napoli è un’ottima occasione per mettere in luce il talento cristallino, Insigne segna a raffica e al termine della stagione 2009/2010 le reti all’appello sono quindici. Passo dopo passo Lorenzo conquista la prima squadra ma con Roberto Donadoni arrivano solo presenze sporadiche in amichevole. Per l’esordio ufficiale bisogna aspettare il 24 gennaio 2010 quando Walter Mazzarri lo getta nella mischia in un Livorno – Napoli.

Lorenzo Insigne e il Napoli – Photo by Legaseriea.it via Getty Images

Zdeněk Zeman

In quel Napoli però non c’è posto per Lorenzo, che si accasa alla Cavese dove gioca in Lega Pro iniziando a farsi le ossa. Nel futuro di Insigne però si prospetta l’idea di trasferirsi al Foggia, nobile decaduta con ambizioni e così il 14 agosto 2010 in una partita contro LAquila, arriva la prima rete da professionista. L’allenatore del Foggia è Zdeněk Zeman che lo plasma e cerca di migliorarlo, a tal punto che i due nel 2011 si ritrovano ancora insieme al Pescara. In Serie B sarà un anno strepitoso con addirittura uno score di 18 reti e 14 assist.

Finalmente a casa

La promozione in Serie A del Pescara strizza l’occhio al Napoli che lo riaccoglie a braccia aperte dopo i tanti prestiti. Finalmente a casa, Insigne sceglie la maglia numero 24 e inizia ad illuminare la platea del San Paolo che ritrova un giocatore più forte e più consapevole dei propri mezzi.

Da Donadoni a Mazzarri

Torniamo a quel famoso 12 settembre 2012 quando Lorenzo Insigne entra in campo al posto di Edinson Cavani al trentunesimo minuto della ripresa. Il Napoli conduce sul Parma per 2-1, la partita è in bilico e i partenopei non riescono a chiuderla. Ironia della sorte sulla panchina del Parma c’è Roberto Donadoni, che ai tempi del Napoli fece giocare a Lorenzo qualche scampolo in amichevole .Su quella del Napoli c’è invece quel Walter Mazzarri che gli concede gli ultimi quindici minuti di una sfida delicata.

Il numero 24

Insigne entra in campo dopo aver dato il cinque a Cavani, icona del Napoli e beniamino del San Paolo. La sostituzione, con il senno di poi, è una sorta di passaggio di consegne. Insigne ci mette solo un minuto, un rintocco di orologio. Il compagno di reparto Goran Pandev accarezza il pallone e con il sinistro imbecca Lorenzo che sfrutta l’assist, scatta sul filo del fuorigioco e con il destro non lascia scampo a Mirante. La prima rete del talentino partenopeo nella sua Napoli, all’ombra del Vesuvio, è un interno destro preciso, di quelli che vedi con i giocatori già esperti. Freddo, glaciale, certosino. Lorenzo Insigne si presenta al grande pubblico non lasciando nemmeno il tempo a quelli in tribuna di aguzzare la vista per controllarne il numero di maglia. E da quel giorno il numero 24 diventa sempre più l’uomo simbolo del popolo napoletano.

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