Stadio San Paolo di Napoli
L’1 settembre 1990 non è un giorno come gli altri, non puó esserlo e non lo sarà mai. Lo stadio San Paolo di Napoli porta ancora in grembo la delusione per la Nazionale azzurra che proprio lì ha perso la semifinale dei Mondiali contro l’Argentina. La rete di Schillaci illuse l’Italia, ripresa poi dall’Argentina di Caniggia che ebbe la meglio ai rigori.
1 settembre 1990
Tornando a quel 1 settembre è bello ricordare per il Napoli come i partenopei vinsero la Supercoppa italiana umiliando la Juventus di Gigi Maifredi con un sonoro 5-1.
Il Napoli dilaga
Più di sessantamila spettatori affollavano il San Paolo, 62.404 per la precisione. Napoli dilagante con la doppietta di Silenzi, altre due reti di Careca e l’assolo diMassimo Crippa. Il portiere bianconero Stefano Tacconi visse una serata da incubo, raccogliendo la sfera in fondo al sacco per ben cinque volte.
La notte di Maradona
Alla Vecchia Signora non rimasero che le briciole in una nottata in cui per la città riecheggiarono i clacson delle macchine e i fuochi d’artificio. Era la notte del Napoli di Maradona, anche se Diego non realizzò nemmeno una rete, e proprio in quella notte un ragazzo di nome Roberto Baggio mise a segno la sua prima rete con la maglia della Juventus.
La zolla del numero 10
Al 39’ del primo tempo, con i padroni di casa in vantaggio per 2-0, il direttore di gara Longhi assegna un calcio di punizione appena fuori dall’area di rigore. Siamo dal limite, posizione centrale, senza dubbio è la zolla del numero 10, Roberto Baggio.
Sotto la barriera
Tutti aspettano una conclusione a giro che scavalchi la folta barriera napoletana, ma Roberto Baggio guarda sempre oltre. La visione di calcio superiore del Divin Codino (che non aveva ancora il codino) vede il 10 della Juve calciare sotto la barriera. Palla che beffa il portiere e si infila nell’angolino. Una conclusione di rara bellezza e precisione.
La notte dei numeri dieci
Nella notte in cui il Numero Diez del Napoli incanta anche senza segnare, il numero dieci della Juventus è l’unico a regalare un po’ di speranza in una notte stregata. Forse era nel destino, forse era un caso ma era giusto così, perché la punizione di Baggio è una meraviglia (la prima di tante) che gonfia la rete, proprio sotto gli occhi di Maradona, che dall’altra parte del campo sapeva già che i giocatori con il talento di Roberto diventano dei Campioni. La notte dei numeri dieci.